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  16/11/2007 - MOMENTO DIFFICILE PER IL CALCIO ITALIANO


Totti: "Non lasciamo il calcio
in mano a certa gente"


Il capitano giallorosso all'inaugurazione del Roma club degli ospedali Regina Elena e San Gallicano: "Ai funerali di Gabriele ho provato tanta amarezza, non si può morire così". Spalletti e la Sensi: "I malati ci hanno trasmesso valori veri, ripartiamo da qui"

"Ai funerali di Gabriele Sandri ho provato tanta amarezza, è assurdo, non si può morire così" ha dichiarato Francesco Totti, oggi all'inaugurazione del Roma club Regina Elena e San Gallicano (due ospedali) insieme al tecnico Luciano Spalletti, all'amministratore delegato Rosella Sensi e al compagno di squadra Max Tonetto. Il capitano della Roma è rimasto molto colpito dalla morte del tifoso laziale ed è preoccupato per un calcio sempre più in crisi.

A GENOVA SPERO DI ESSERCI - "So che a Genova non ci saranno i nostri tifosi - ha proseguito il capitano giallorosso -. Sarà brutto giocare senza di loro, e mi dispiace, perche' il calcio è divertimento, non si può continuare così e non dobbiamo lasciare questo sport in mano a certa gente. Non si può cambiare il calcio per colpa dei violenti. Le mie condizioni fisiche? Sto bene, anche oggi non mi sono allenato, ma spero di riuscire a farlo in settimana: non so se a Genova ci sarò, ma se non sentirò dolore alla caviglia giocherò sicuramente".

SPALLETTI - Presente anche Spalletti che, tornando sulla morte di Gabriele Sandri, ha dichiarato: "Tutti quanti noi dobbiamo far tesoro delle parole della famiglia Sandri" ha dichiarato il tecnico giallorosso riferendosi all'appello lanciato dai familiari che hanno chiesto di non strumentalizzare la morte di Gabriele. "È sbagliato vietare le trasferte - ha proseguito Spalletti -. Vanno puniti i singoli, non si può fare di tutta l'erba un fascio. In curva Sud, ad esempio, ci sono tanti ragazzi bravi che possono trasmettere i giusti valori". Il tecnico ha visitato alcuni reparti dell'ospedale insieme a Francesco Totti e a Max Tonetto. "Volevo ringraziare i malati per il messaggio che ci hanno dato - dice il tecnico -. Ora per noi è più facile andare avanti, ci dobbiamo impegnare nella vita sociale dopo quello che è accaduto. Siamo venuti a prendere lezioni di comportamento e ringrazio chi ce le ha date".

LA SENSI: "MI TENGO LA ROMA" - "La Roma rimane alla famiglia Sensi - ha dichiarato Rosella Sensi a proposito delle voci relative a un possibile acquirente americano della societa' -. Quello che dovevamo dire lo abbiamo detto abbiamo gia' smentito ogni voce. Sono contenta dei ringraziamenti del ministro D'Alema che apprezza il nostro impegno per la società e sono contenta per mio padre che è ancora così presente e vivo all'interno della Roma. Il calcio deve ripartire dopo la domenica nera. È difficile parlare in questo momento. Essere qui oggi ci consente di tornare ai giusti valori dello sport e ci dà una spinta in più per tornare a fare la nostra attivita' di tutti i giorni. Vogliamo fare tante belle cose per tornare a parlare solo di quello sport che tutti amiamo in un momento così cupo".
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