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  18/11/2007 - DEGNO SOSTITUTO DI LIPPI


Donadoni, vittoria controcorrente

"Raccomandato", ha raggiunto Euro 2008

Fortemente voluto da Demetrio Albertini alla guida della Nazionale nonostante credenziali non certo all'altezza dei precedenti ct, Roberto Donadoni ha vinto la sua personalissima sfida. La qualificazione a Euro 2008 ottenuta dopo un avvio disastroso rende merito alla sua caparbietà. Ha saputo cementare un gruppo "rinnovato" dopo gli addii di Nesta e Totti, ha portato avanti le sue idee ed ha raggiunto il primo obiettivo.

Si è scrollato di dosso un macigno raccolto sedici mesi fa dopo l'addio di Marcello Lippi. Sapeva che il compito di onorare al meglio delle proprie possibilità il titolo di campione del mondo non sarebbe stato certo cosa semplice. Ha accettato la sfida, è parso agli occhi di molti un "raccomandato" voluto fortemente dall'amico Demetrio Albertini. Un curriculum non certo di spessore, senza titoli vinti con esperienze divise tra C, B e un po' di A, aveva reso scettici quanti credevano che Roberto Donadoni fosse stato messo lì un po' a caso, solo per rinfrescare l'aria satura dell'immediato dopo Calciopoli. L'inizio stentato, quasi disastroso, non lo ha aiutato a cancellare i dubbi sulle sue qualità, ma lui ha continuato, un po' freddo, a portare avanti le sue idee. Ha dovuto incassare i colpi degli adii di Totti e Nesta ed ha saputo valorizzare certi giocatori, come Di Natale, e ripescare gente utilissima del calibro di Ambrosini e Panucci.

Insomma, ha sempre fatto di testa sua ed ha avuto ragione quando tutti ormai lo davano per spacciato. La corsa ad abbracciare i giocatori, l'esplosione di gioia, mai vista per un tipo come lui, ha manifestato tutta la tensione accumulata in questi mesi, ma ha anche ribadito come il gruppo azzurro stia decisamente con lui. Le parole di stima dei calciatori, la capacità con cui Donadoni ha saputo cementare una squadra, indicata da molti come senza stimoli e sazia dopo il titolo iridato, adesso gli sgombra quel sentiero che porta dritto in Austria e Svizzera dove si potrà, ancora una volta, sognare.