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  12/12/2007 - CHAMPIONS: A MADRID I BIANCOCELESTI PERDONO 3-1


Lazio, addio Europa
Ma con dignità


Gli uomini di Rossi subiscono un Real debordante nel primo tempo e nella prima parte della ripresa. Poi il gol di Pandev li trasforma, e arrivano le occasioni fino al rigore fallito da Rocchi. Così l'uscita, anche dall'Uefa, è a testa alta

REAL MADRID-LAZIO 3-1
(primo tempo 3-)
MARCATORI: Baptista (R) al 13' pt, Raul (R) al 15' pt, Robinho (R) al 36' pt, Pandev al 36' st (L)
REAL MADRID (4-3-3): Casillas; Sergio Ramos, Pepe, Cannavaro, Marcelo; Sneijder (Guti dal 1' st), Diarra, Baptista; Raul, Van Nistelrooy 6 (Higuain dal 28' st), Robinho (Robben dal 1' st). (Dudek, Torres, Gago, Saviola). All. Schuster.
LAZIO (4-3-1-2): Ballotta; Scaloni, Siviglia, Cribari, De Silvestri; Mudingayi, Ledesma (Baronio dal 1' st), Mutarelli; Meghni (Manfredini dal 17' st); Pandev 6 (Makinwa dal 38' st), Rocchi. (Muslera, Stendardo, Kolarov, Mauri).
ARBITRO: Busacca (Svi).
NOTE: spettatori 80 mila circa. Espulsi e ammoniti: nessuno. Angoli 9-3 per il Real. Recuperi 0 e 2.

Fino alla mezzora della ripresa si sarebbe detto: va bene uscire dall'Europa, ma non così. Perché la Lazio si era fatta dominare senza appello dal Real, apparentemente incapace di reagire. Poi il gol di Pandev ha messo in campo un'altra squadra, che ha sfiorato più volte il raddoppio fallendo anche un rigore. Ma rendendo comunque l'addio europeo decisamente più dignitoso.
SPAVALDERIA - La Lazio parte cercando subito di soprendere gli avversari, e senza timori reverenziali. Ma quando questo atteggiamento si trasforma in spavalderia, e si gioca al Bernabeu, allora i dolori arrivano presto. Succede infatti già al 13', quando sul fronte sinistro dell'attacco dei blancos si crea facilmente una superiorità numerica che consente a Baptista di prendere la mira dai 20 metri e di insaccare angolatissimo. E risuccede due minuti dopo, quando Raul è lasciato liberissimo per la schiacciata vincente a rete, nonché al 35', con Van Nistelrooy che fa quello che gli pare in area per poi dare a Robinho una facile palla da mettere dentro da pochi passi. Così gli uomini di Rossi restano frastornati, e non riescono ad approfittare di quelle sbavature difensive che sono il tradizionale tallone d'Achille del Real, e che si sono viste anche stasera: al riposo, il 3-0 è un macigno.
LA RIPRESA - Stesso copione al rientro in campo. La Lazio riprova a mettere in scena l'assalto ma poi è solo Real. Gli uomini di Schuster spadroneggiano a centrocampo e soprattutto sulle fasce, permettendosi folate irresistibili e anche giocate di fino (vedi l'aggancio di tacco di Sergio Ramos di un difficile pallone sul filo del fallo laterale). Gli unici a unirsi allo show sono i soliti Ballotta (gran volo a evitare il 4-0) e Rocchi (rovesciata acrobatica). E proprio dai piedi dell'attaccante nasce il gol che rivitalizza un po' i biancocelesti: lo spunto sulla destra e il tiro-cross regalano a Pandev un pallone da deviare in scivolata. Di lì è un'altra Lazio, ci prova più volte e nel recupero ottiene anche un rigore, ma Casillas si oppone a Rocchi. L'onore, però, è salvo grazie a un dignitoso finale.

GASPORT