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  23/12/2007 - SERIE A: ROMA-SAMPDORIA 2-0


Totti show: cucchiaio,
piattone e la Roma va


Il capitano giallorosso è il protagonista della sfida dell'Olimpico in cui i giallorossi battono 2-0 la Sampdoria, ma concedono troppo ai blucerchati. Il primo gol è su rigore doc, il raddoppio allo scadere

Una Roma così così chiude il 2007 in attivo battendo la Sampdoria 2-0. La differenza la fa Francesco Totti con un rigore d'autore e un gol nel finale tanto per ribadire che i salti di qualità passano sempre da lui. Prima il tiro dal dischetto. Di potenza sotto la traversa? Rasoterra angolato? No. Francesco è temerario e si concede una botta di vita regalando, con il Natale alle porte, un "cucchiaio" coi fiocchi, che morbido gonfia la rete alle spalle di Castellazzi. Poi il piattone allo scadere sull'assist di Cassetti. Sono i gol che blindano una mediocre partita in cui i giallorossi faticano e concedono troppo, anche quando, dal 57', la Sampdoria è costretta in dieci per l'espulsione di Volpi, a suo modo il Totti blucerchiato.

MISCHIONE - Per l'ultima dell'anno Luciano Spalletti mischia le carte. Avanza Cassetti sulla destra e retrocede Tonetto in difesa a sinistra; rinuncia a Mancini e lancia Vucinic. Lì davanti spazio a Totti che, anche se a mezzo servizio, fa sempre comodo. Mazzarri invece non cambia una virgola e conferma la formazione.

CUCCHIAIO - La Roma non brilla; sbaglia molto, fatica a trovare profondità, ma quando gioca palla a terra è pericolosa. Il pressing mette in ansia la Sampdoria che, comunque, affronta i giallorossi senza timori. Ma la temerarietà dura lo spazio di quindici minuti, perché la Roma, trovate le misure, pur senza regalare spettacolo comincia a macinare gioco. Soprattutto quando decide di aumentare la velocità, sfruttando la qualità sulle fasce e le impovvise penetrazioni centrali. L'episodio clou del primo tempo lo regala comunque il capitano giallorosso. Lucchini commette fallo su Ferrari e Gervasoni concede il rigore. Sulla palla va Totti: destro morbido e temerario che strega Castellazzi; palla a sinistra e portiere a destra.

RITMO LENTO - La Roma gestisce, ma sente nell'aria il profumo del Natale. Spesso si lascia andare a errori marchiani che Spalletti non digerisce. Il tecnico giallorosso cambia spesso le posizioni, spostando Perrotta a sinistra dove serve un impulso maggiore. Ma a ispirare il pressing della Roma è Totti; peccato però che non venga ascoltato dai compagni. Non è comunque la Roma irresistibile e la Samp non approfitta degli spazi concessi. Lenta e poco fantasiosa, ma occorre sottolinare che l'assenza eclettica di Cassano pesa, la squadra blucerchiata agisce verticalmente e sfiora il pareggio con Maggio e Lucchini, capaci di sfruttare la staticità della difesa di casa.

VOLPI ESPULSO - La Roma cambia volto nella ripresa. Aumenta il ritmo e questo basta per mettere in crisi la Samp che cerca gloria in contropiede. Ricambiata però con la stessa moneta dai giallorossi che quando ripartono sono micidiali. Perrotta colpisce la traversa e subito dopo viene steso al limite da Volpi che, già ammonito, viene espulso. Con l'uomo in più la Roma gestisce al meglio il risultato, anche se non sfrutta come potrebbe la superiorità numerica. Mancini rileva lo spento Vucinic; nella Samp Sammarco e Accardi entrano al posto di Franceschini e Gastaldello. Mancini regala sicuramente più brio alla manovra giallorossa e sfiora anche il gol al 27'.

BENEDETTO CAPITANO - La Samp, dal canto suo, fa quel che può, e pur senza la mente Volpi non rinuncia ad attaccare, anche se concede praterie alla Roma. Impennata d'orgoglio a cui Mazzarri aggiunge la freschezza di Caracciolo in campo al posto di uno stremato Bonazzoli. Spalletti, che non si fida, rinuncia a Perrotta per un incontrista come Brighi. Non si sa mai. E ha ragione, perché al 43' Doni salva il risultato con una grande deviazione sul tiro ravvicinato di Caracciolo. Brividi di Natale. Ma ci pensa ancora lui, il capitano, a cancellare i timori infilando di piatto destro la palla servita da Cassetti. Bollicine di campagne che comunque non cancellano la ruggine dei giallorossi. La sosta servirà a risolvere i problemi. Giù il cappello davanti alla Samp che, tra assenze e cartellini rossi, almeno ci ha creduto fino in fondo.

GASPORT