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  20/01/2008 - ROMA-CATANIA 2-0


Giuly-De Rossi e la Roma va

Dopo il 7-0 dell'anno scorso, stavolta la Roma si limita a un 2-0 meno altisonante ma altrettanto efficace. Per avvicinarsi all'Inter se i nerazzurri stasera non supereranno il Parma nel posticipo, o quantomeno per tenerne il passo in attesa di un eventuale inciampo della capolista. Il Catania perde con dignità, dopo una gara positiva in tutto salvo che nel risultato. Da segnalare il rientro in campo di Aquilani dopo 4 mesi, l'esordio in campionato di Antunes e il giallo per De Rossi, che lo obbligherà a star fuori contro il Palermo. Per la Roma si allunga anche la striscia di gare casalinghe senza gol subiti: ora l'inviolabilità in campionato dura da 349'.

I 22 IN CAMPO - Ancora Roma decimata dalle assenze (Juan, Totti, Barusso e Andreolli per infortunio, Perrotta è convocato ma non è nemmeno in panca, Panucci e Tonetto sono squalificati), ancora Roma camaleontica. Nel senso che camuffa lo stato d'emergenza e i tanti titolari indisponibili con una prestazione di grande spessore, sul piano della personalità e del gioco. Mexes fa il Juan, con Cicinho che parte titolare per la seconda volta in campionato, mentre un imprendibile Giuly completa il trio alle spalle di Vucinic, come sempre vice-Totti. Il Catania a sua volta lamenta molti assenti (lo squalificato Stovini, gli infortunati Sabato, Morimoto e Sottil, con Spinesi buono per la panchina), ma ugualmente offre il suo lato migliore disputando un primo tempo di grande intensità.

PRIMO TEMPO - La partita resta in rodaggio per 7 minuti, all'8' Taddei colpisce un palo e Giuly appoggia in rete di piatto destro. Comincia qui il vero match, fra due squadre ben organizzate e ben disposte in campo. I padroni di casa dettano i ritmi (alti) e i modi (offensivi) della contesa, ma il Catania regge bene l'onda d'urto giallorossa e non rinuncia a contrattaccare, senza mai perdere nè la lucidità nè le distanze. E così Mancini impegna Polito, che si salva in due tempi e la collaborazione di Baiocco (al 19'), poi Giuly manda alto in acrobazia (20'), quindi Vucinic prima gira di poco a lato, poi trova pronto Polito su un suo destro da fuori (21' e 24'). Passata la tempesta, è il Catania a impegnare Doni, protagonista al 26' e al 30' su un colpo di testa di Terlizzi e un destro di Silvestri. L'occasione più nitida è per Mancini, al minuto 27': a tu per tu con Polito, non riesce a superarlo con un tentativo di pallonetto. Occasioni pesanti ma sbagliate, la Roma si conferma instancabile macchina da gioco ma non da gol. Anche quando gioca da Roma.

SECONDO TEMPO - La concretezza non si ingerisce insieme a un tè caldo, e infatti dopo neanche 4' Mancini di nuovo spreca da ottima posizione, mandando alto. Mascara due volte sbaglia mira ma fa impallidire la Roma. Al 12' la svolta della gara: Taddei viene atterrato in area da Terlizzi, dal dischetto De Rossi è impeccabile. Destro a fil di traversa e 2-0. Baldini gioca il tutto per tutto, mandando in campo prima Spinesi, poi anche Tedesco ed Edusei. Spalletti invece offre all'abbraccio del pubblico Aquilani, al rientro dopo 4 mesi (il 23 settembre l'ultima apparizione). Il Catania si riversa generosamente in avanti, ma la Roma ha l'esperienza e le energie per accompagnare al 90' una gara senza altri brividi. E così si mette in tasca la dodicesima vittoria in campionato, nonché il tredicesimo risultato utile consecutivo, nonché un successo che significa, per il momento, un buon passo avanti in direzione Inter.

Livia Taglioli (gazzetta.it)