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  23/01/2008 - COPPA ITALIA: INTER-JUVE 2-2


L'Inter rischia una grande vittoria ma la Juve dice di no

I nerazzurri giocano 83' in inferiorità numerica e si portano addirittura sul 2-0 ma poi Del Piero e Boumsong rimediano per la Juve. Tra sette giorni il ritorno a Torino

Il primo round è un pareggio spettacolare, e se queste sono le premesse a Torino ci sarà da divertirsi. Un gol di Del Piero a 11 minuti dalla fine tiene in gioco la Juventus, colpita due volte da Cruz nel secondo tempo; poi tocca a Boumsong fermare la corsa dell’Inter sul 2-2, esattamente come avvenne nel febbraio del 2004, nell’ultimo confronto di coppa Italia giocato a San Siro (che la Juve vinse ai rigori).

BURDISSO FUORI - Lo striscione che accoglie l’Inter è il manifesto di una squadra che scoppia di salute: "Grazie di cuore per lo splendido 2007". Eppure c’è quel filo di nervosismo giusto pochi giorni prima della sfida più attesa, quella alla Juve, che guasta l’atmosfera. Mancini, che aveva preferito Pelé e Solari e il duo argentino Cruz-Crespo, si trova a dover cambiare subito. E non è il solo. Due episodi e gli assetti iniziali cambiano: al 6’ Marchionni si fa male e lascia il posto a Trezeguet (Juve a tre punte più Palladino); nel giro di due minuti; all’8’ Burdisso gestisce male un disimpegno e non può che falciare Del Piero lanciato verso la porta (espulsione, Cesar passa terzino, Inter costretta al 4-3-2).

PRESSIONE JUVE - L’uomo in più stringe l’Inter nel suo fortino. La Juve ci prova, calcia sei corner in 25 minuti, "chiama" Toldo con una zuccata di Trezeguet e una mina di Iaquinta. Maniche, che sarà al 50-60% della condizione, si sfianca per coprire a sinistra e al centro. Un meccanismo indotto, dispendioso, ma che funziona per tutto il primo tempo. L’Inter ha anche due fiammate offensive. La prima divampa al 29’ con una discesa di Solari, 20 metri senza trovare sponde in area. Più avanti Crespo trova il corridoio giusto per Cruz, chiuso da Grygera quando aveva già il colpo in canna.

SEMPRE CRUZ - Archiviata pure la mezza occasione capitata a Trezeguet su diagonale di Del Piero, l’Inter trova il gol del vantaggio col solito risolutore, Cruz. Un mostro, al di là delle responsabilità del duo Belardi-Legrottaglie sul colpo di testa del Jardinero. L’1-0 è la scintilla che accende il confronto: Iaquinta cade in area dopo un contatto con Rivas giudicato regolare da Farina. Cambiasso e Zanetti rendono più stabili le giunture di un modulo monco e non a caso la Juve fa molta più fatica nella ripresa.

CUORE JUVE - Il tratto distintivo dell’Inter resta la concretezza: errore difensivo equivale a gol subìto anche al 28’, quando la difesa bianconera lascia spazio a Cruz, al centro stagionale numero 14 in 20 partite, su cross tagliato da Cesar. Quello della Juve è il cuore: quando la semifinale sembra andata, Del Piero inchioda il 2-1 sfruttando l’assist di Trezeguet e la temporanea assenza di Materazzi, colpito duro a metà campo. Gli ultimi dieci minuti consegnano a Boumsong un finale paradossale: a poche ore dalla sua partenza per la Francia, il difensore "scaricato" dalla Juve firma il 2-2 con un colpo di testa che sembra una sentenza. Non è finita, perché Cruz centra il palo a 3 minuti dal 90’, sigillando una serata piena di emozioni. Tra una settimana la partita di ritorno. Sarà una Juve diversa, magari senza Tiago e Boumsong e con qualche volto nuovo. Altro sale su un duello che non sarà mai banale.