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  03/02/2008 - JUVE-CAGLIARI 1-1


Bianconeri bloccati, Tiago bocciato!

La Juve fa le prove, il Cagliari fa la partita della stagione. La chiave della gara dell'Olimpico è tutta qui, con i bianconeri che continuano a "provare" Tiago e poi fanno debuttare Sissoko mentre i rossoblù mostrano di aver studiato nei minimi dettagli una gara che con un po' più di esperienza, concentrazione e fortuna avrebbero perfino potuto vincere.

CALCIO D'AGOSTO - Si parte, e il tema tattico del primo tempo si fa ben presto chiaro. Da un lato c'è una squadra, il Cagliari, con le idee chiarissime: deve imbrigliare un avversario ben più quotato e poi puntare sulle accelerazioni dei suoi uomini di classe, su tutti Foggia. E lo fa, trovandosi di fronte, per fortuna dei bianconeri, un Belardi di nuovo perfettamente a suo agio nelle vesti di vice Buffon, dopo le difficoltà in coppa. Sul fronte opposto c'è una Juve che a febbraio decide di fare ancora un po' di calcio d'agosto, cercando di inserire nella sua manovra non un giocatore qualsiasi, ma un regista "nuovo", Tiago. Un giocatore che sente su di sé tanta pressione e per questo smista tanti bei palloni, ma su linee orizzontali. Così, per esempio, un Nedved ritrovato e vivacissimo non ci si intende fino in fondo e quindi non rende appieno. E se si aggiunge un Del Piero - faro assoluto della Juve in questa prima parte di campionato - un po' opaco, si capisce perché al termine del primo tempo il conto delle occasioni è sostanzialmente pari, con Trezeguet e lo stesso Tiago da una parte e Foggia con uno sprecone Larrivey dall'altra.

LA RIPRESA - Visti i tentennamenti dell'avversario, il Cagliari che torna in campo è una squadra che cerca il colpaccio. Aggredisce, pressa, mette in affanno la difesa bianconera che al 10' è capace di concedere, su angolo dalla destra, prima una torre di Conti e poi una deviazione di Bianco da non più di un paio di metri: 0-1. La Juve non ci sta per una questione di orgoglio, ed ecco un Nedved - finalmente lui - a sistemare subito le cose con un tiro dalla distanza che inganna Storari con un rimbalzo a pochi passi dalla linea di porta. Ma il Cagliari non molla, sa come incunearsi in contropiede negli spazi che la Juve è costretta a lasciare e continua a creare pericoli, anche dopo la carta Sissoko giocata da Ranieri. Il quale deve ringraziare, oltre a Larrivey, anche Canini, che ha consentito a metà ripresa a Belardi di salvarsi in due tempi su un gol fatto, e alla Juve di portare a casa il punticino.

Pier Luigi Todisco (gazzetta.it)