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  04/02/2008 - VERSO ITALIA-PORTOGALLO


Borriello guida gli azzurri
Freddo e pioggia a San Siro. Gli azzurri chiamati da Roberto Donadoni, alle 16 erano già negli spogliatoi. Quindi l'allenamento. Dimesso; praticamente una sgambata. Corsa leggera attorno al campo, molto più intensa per chi non ha giocato a tempo pieno in campionato. Aria nuova per Marco Borriello: prima convocazione, circondato da spalti che di soddisfazioni gliene hanno regalate davvero poche. Ma ciò che contano adesso sono l'azzurro e la dolce vita genovese, quella che ha aperto gli occhi al c.t.: "desideroso e curioso di vederlo all'opera".

BORRIELLO - L'attaccante a metà strada fra Genoa e Milan, ieri a Marassi si è procurato una leggera distorsione alla caviglia destra, ma domattina partirà regolarmente alla volta di Zurigo. C'è anche Cassetti, che rivede l'azzurro dopo due anni; un giocatore, secondo il c.t., in "costante evoluzione". Difficile però ipotizzare anche un parziale impiego del bomber genoano, mentre appare quasi scontata la formazione che affronterà il Portogallo.

TOCCA AD AMELIA - Senza Buffon ("l'ho sentito ed è ottimista", ha detto il c.t.), toccherà ad Amelia difendere i pali della Nazionale. Enorme invece il dubbio nel reparto difensivo. Se Marco Materazzi, che ha saltato l'allenamento (per lui solo messaggi), non dovesse farcela, a Zurigo potrebbe scendere un quartetto azzurro già noto, con Oddo, Cannavaro, Barzagli e Zambrotta. La soluzione più accreditata.

DI NATALE L'INTOCCABILE - Non ci sarà Gattuso, totem del centrocampo ("Mi dispiace molto - dice Donadoni - ma ho valide alternative"). Ipotizzando un 4-2-3-1, Pirlo e Ambrosini dovrebbero occupare la linea di rottura fra difesa e reparto offensivo, che vedrebbe Quagliarella affiancare Perrotta e Di Natale, quest'ultimo pedina fondamentale degli schemi di Donadoni, preferito a chiare lettere a Del Piero. Scontato, infine, l'impiego di Luca Toni come punta unica.

Gaetano De Stefano (gazzetta.it)