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  13/02/2008 - IL RECUPERO: MILAN-LIVORNO 1-1


Il Milan rimanda il sorpasso
e perde Ronaldo


Nel recupero con il Livorno finisce 1-1. In emergenza i rossoneri subiscono nella ripresa lo splendido gol di Pulzetti, ma perdono il Fenomeno e pareggiano con un rigore trasformato da Pirlo. Il brasiliano esce in barella dopO un cedimento del ginocchio sinistro.

La sfortuna si accanisce su Ronaldo. I l Milan, nell'ultimo dei tre recuperi di campionato post-mondiale per club, deve accontentarsi di un punto contro il Livorno, ma deve soprattutto fare i conti con il grave infortunio subito dal brasiliano al 14' della ripresa, tre minuti dopo il suo ingresso in campo. Accade in occasione dell'azione che porta al rigore assegnato al Milan e poi trasformato da Pirlo per il definitivo 1-1, dopo lo splendido gol di Pulzetti che aveva illuso il Livorno.

ECCO GOURCUFF - Contro gli amaranto Carlo Ancelotti decide di abbassare la media degli anni in campo, lanciando nella mischia Yoann Gourcuff, 21 primavere. Clarence Seedorf non sta bene e il francese rappresenta il punto di riferimento ideale, dovendo il Milan fare a meno anche di Kakà. La formula Gourcuff alle spalle di Gilardino e Paloschi equivale a 64 anni: media bassissima, ma forse non molto sgamata per abbattere il muro del Livorno che si presenta a San Siro con un tenace 3-5-2: partita di copertura, ma con licenza di sorprendere in velocità i rossoneri nel contropiede. In attacco Camolese non bada a spese e schiera due punte che possono fare male: Tristan e Tavano. Il Milan ritrova Gattuso e mischia le carte in difesa con Oddo, Bonera, Kaladze e Favalli.

POCO O NULLA - Il primo tempo non è comunque da ricordare. Bruttino e lontano dai canoni del bel calcio. Al Milan mancano geni come Kakà e Seedorf e si vede, e Pirlo da solo non può certo cambiare le sorti del mondo. Spesso prevedibile, la squadra rossonera straccia il Livorno con il 68,4% di possesso palla; in realtà dato improduttivo perché si traduce in un paio di conclusioni di Gourcuff da fuori area e l'unica vera occasione da gol a opera di Ambrosini, il cui colpo di testa ravvicinato in tuffo viene deviato in angolo da Amelia con un prodigio. Per non parlare poi dell'assenza di gioco sulle fasce: una delle note dolenti più ricorrenti della squadra rossonera. Al Livorno resta qualche tentativo, come quello di Tavano che spaventa Kalac a compagni con un sinistro che sfiora la traversa. Cambiano invece quelle dell'attaccante che al 45' deve lasciare il posto a Diamanti per un problema muscolare.

RONIE ANCORA K.O. - Ma la fatica che fa il Milan è ben visibile. E tutti i difetti dei rossoneri vengono esaltati dopo 4' della ripresa da Pulzetti che, nel giorno del suo 24' compleanno, dopo un contropiede ficcante con una sinistro a giro fulmina nel sette alla destra di Kalac. Ancelotti desolato toglie Paloschi e Gilardino, dentro Inzaghi e Ronaldo. E' il minuto 12. Il tempo di scaldare i muscoli ai nuovi entrati che al 14' accade di tutto. Vidigal tocca in piena area con la mano: rigore ineccepibile. Ma nel tentativo di colpire di testa, Ronaldo rimedia un infortunio. E' un dèjà-vu: il Fenomeno crolla a terra e si tocca il ginocchio sinistro, per poi lasciare il campo in barella e in lacrime. Pirlo trasforma, ma il Milan, sotto choc, perde la verve necessaria, anche con un Serginho in più sulla fascia sinistra, entrato al posto di Ronaldo. Inzaghi sfiora il gol sul tocco calibrato di Gourcuff, ma Amelia si supera. I toscani rispondono ancora con Pulzetti, che questa volta però si accartoccia sulla palla, con la porta spalancata. Finisce 1-1; per i toscani è un'impresa meritata. Per il Milan, ora a 37 punti, uno in meno della Fiorentina quarta, un liscio che complica il suo cammino verso l'Europa.

GASPORT