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  14/02/2008 - COPPA UEFA


Fiorentina d'attacco in Norvegia

Il Senso di Prandelli per la neve si sviluppa in un’offensiva con sciolina annessa. "Noi non sappiamo difenderci, e non mi riferisco alle ultime due gare di campionato — sorride il tecnico viola —, quindi attaccheremo, e come sempre lo faremo cercando gol e risultato. E fare un gol sarà importantissimo". Meno cinque gradi, la neve scende, il ghiaccio è già per terra e il carrarmato Bobo Vieri è rimasto a casa: dolore al tendine d’Achille, "una cosa improvvisa nell’ultimo allenamento (di ieri, ndi), ma la formazione ce l’ho". C’è il dubbio Semioli ("Se non ce la fa, entra Pasqual al posto di Gobbi che va in mezzo con spostamento di Jorgensen in davanti"), ma soprattutto c’è la ricarica-Mutu: lo spalaneve di classe.

CE L’HANNO TIRATA - Assente contro l’Atalanta, Re Adrian torna per cancellare quella fase di tre partite di fila nella quale la parola vittoria non è mai uscita. "Per quel che riguarda le gare contro Milan e Atalanta — fa Prandelli —, io so perché è successo così». Pausa. Silenzio. Ed ecco il Senso. "Perché ce l’hanno.. . tirata dopo aver vinto ad Empoli non meritando, così abbiamo perso quei punti col Diavolo e a Bergamo". Punto. Torna Mutu che, si sa, cerca il Settimo Sigillo in Uefa. E sarà tutto per e con Pazzini, uno che ha trovato la Crescina, la crescita caratteriale. "La medicina più giusta è sempre il gol — fa Prandelli —, ma soprattutto c’è che da una parte il Paz ha capito l’importanza dell’aspetto caratteriale e dall’altra che noi abbiamo cambiato qualcosa nella fase dell’ultimo passaggio per agevolare le sue caratteristiche".

SVANTAGGIO - Nel frattempo c’è Jorgensen che fa il gatto delle nevi ("Per molti di noi giocare sulla neve è un’esperienza nuova, stimolante, perché in Italia non succede facilmente" fa il danese); per Prandelli, invece, c’è un Rosenborg che sa davvero come si fa: a stare in piedi, a stare in campo. "Fa calcio totale, ha spirito, ha elementi che partecipano tutti, sviluppano un’azione offensiva con 4-5 uomini, ha percorsi di gioco organizzati. Mi piace molto come squadra, e noi dovremo avere lo stesso spirito, attaccando come loro, perché appena ci abbassiamo diventiamo vulnerabili. Cos’ho detto ai ragazzi dopo le ultime due gare? Ho fatto capire loro che ci vuole più attenzione e che bisogna sempre mettersi in discussione, in ogni secondo". Rosenborg fermo da novembre. "Per me non è un vantaggio — fa Prandelli —: avranno preparato benissimo questa gara".

ARBITRO SOSPESO - In tutto questo c’è l’incognita di aver preso un arbitro, Mark Clattenburg, che recentemente s’è fatto notare per la sospensione subita dal Board britannico: 32enne, nel derby del Merseyside del 20 ottobre scorso, ovvero Everton-Liverpool, commise una serie di topiche da far gridare allo scandalo un po’ tutti. Morale: fermo un turno per aver dato due rigori ai Reds e per aver cacciato 2 giocatori dell’Everton, proprio la squadra che (assieme al Brann Bergen, altra norvegese) aspetta la vincente di questa gara.

TUTTE FINALI - La vincente, già: proprio per questo, perduta la Coppa Italia, la Fiorentina non vuole sbagliare più un colpo nell’altra Coppa. "D’ora in poi — racconta il direttore sportivo Corvino—, dovremo giocare tutte le partite-Uefa come fossero finali, come fossero gare secche, di quelle da dentro o fuori. I ragazzi sono responsabili, e sanno che alla Coppa Uefa ci teniamo tantissimo. Tutti". Ci sono cinque gradi sotto zero, lo scenario è da Babbo Natale e Pazzini vuole segnare il primo gol in Europa alla centesima presenza in maglia viola. Il Senso è anche qui. "O anche nel fatto — s’inserisce Martin Jorgensen —, che per me che sono danese è quasi un derby, meno sentito rispetto a quello contro gli svedesi ma di "guerra" sportiva sempre si tratterà".

dal nostro inviato Matteo Dalla Vite (gazzetta.it)