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  17/02/2008 - SERIE A


Cassano illumina il derby, la Samp vince con Maggio

Antonio Cassano prende per mano la Sampdoria e conquista il suo primo derby della Lanterna, illuminando il pomeriggio con la sua classe. Sua l'azione che regala ai blucerchiati il vantaggio, confezionato da Maggio. Nulla da rimproverare però al Genoa che sfiora più volte il gol e deve fare i conti dal 16' della ripresa con l'espulsione di Danilo per doppia ammonizione.

SUBITO DI VAIO - L'ottantesimo derby genovese aveva almeno un obiettivo: cancellare la sfida dell'andata, in cui le due squadre giocarono ad annullarsi per confezionare 90' di rara bruttezza. Il Genoa propone un 4-3-1-2, con Milanetto alle spalle di Di Vaio, ecco la sorpresa, e Borriello. Gasperini, insomma, rinuncia a Leon, rimandando il tridente ad altre occasioni. Rinuncia anche a Bovo, facendo scalare Konko in difesa. Mazzarri invece conferma tutto: il suo solido 3-5-2, con Cassano in attacco al fianco di Bellucci.

PIU' GENOA - L'avvio della gara è fulminante. Prima Maggio regala una bella giocata, con cross basso neutralizzato da Rubinho, poi nel contropiede Castellazzi compie un miracolo, deviando in angolo un colpo di testa di Di Vaio. Ma quei 60 secondi restano l'unica nota piacevole del primo tempo, eccezion fatta per la grande giocata di Cassano al 27' che, dopo una magia, fa filtrare per Maggio, anticipato dall'uscita di Rubinho. Ben poco, tutto sommato, per un derby che si rispetti. Brioso sì, ma povero di idee. Il Genoa spinge di più, pressa, fa movimento; la Sampdoria si difende con ordine, per poi ripartire.

CASSANO IN CATTEDRA - Meglio la ripresa, con i blucerchiati molto più propositivi e un Cassano illuminante, anche se è Figueroa, subentrato a Di Vaio, a sfiorare con un colpo di testa. Cassano, si diceva, gioca a singhiozzo, ma sa anche sacrificarsi in difesa e in fase di interdizione, senza dimenticare le straordinarie palle confezionate per Maggio che non capitalizza i colpi di genio del barese. A dare un mano alla Samp ci pensa però Danilo che raccoglie la seconda ammonizione, per un fallo su Maggio, e viene espulso. Defezione che obbliga Gasperini a mischiare le carte. Entrano Bovo e Lucarelli per Marco Rossi e Milanetto. Due cambi che regalano più equilibrio al Genoa che sfiora due volte il gol nonostante l'inferiorità numerica. A salire in cattedra è Castellazzi con una parata strepitosa sul colpo di testa di Lucarelli. Ma sia rossoblù che blucerchiati vogliono vincere. L'uomo in più della Samp incide, ma è destino che oggi Maggio non riesca a trasformare in oro le cose più semplici. Merito del Genoa che si difende senza perdere la testa e riparte mettendo in crisi la difesa avversaria. Ma i blucerchiati hanno il passo in più e finalmente Maggio riesce a materializzare il sogno battendo Rubinho che aveva respinto il tiro precedente, complice una deviazione di Lucarelli. Ma la magia è ancora di Cassano che irrompe sulla linea di fondo, addomestica la difesa del Genoa e innesca Maggio che questa volta non può sbagliare.

Gaetano De Stefano (gazzetta.it)