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  26/02/2008 - EDUARDO HA RISCHIATO L'IMPUTAZIONE


Torna presto Eduardo!

Eduardo Da Silva potrebbe tornare in campo entro la fine dell’anno e riprendere a correre fra sei mesi. Questa, almeno, è la speranza di tutti, tifosi dell’Arsenal in testa, dopo il terribile incidente di sabato scorso, quando in uno scontro violento con Martin Taylor del Birmingham, l’attaccante croato (25 anni compiuti ieri) ha riportato la frattura della tibia sinistra e la lussazione della caviglia. Operato già la sera stessa dell’infortunio al Selly Oak Hospital di Birmingham, il giocatore è stato poi trasferito in un ospedale di Londra il giorno successivo e ora, stando a un comunicato ufficiale dei Gunners, Eduardo dovrà tenere il gesso e usare le stampelle per le prossime 6-8 settimane. Passato questo tempo, si potrà cominciare a pensare alla rieducazione, che sarà, per forza di cose, lenta e graduale.

AMPUTAZIONE - “Speriamo di rivederlo correre fra sei mesi – dicono all’Arsenal – e di averlo completamente recuperato nel giro di nove”. Ma, a detta dei medici che lo hanno operato e come riporta il “Guardian”, l’entità del danno subìto non dà garanzie assolute di un ritorno all’agonismo. Una visione pessimistica che sembra trovare conferma anche nelle parole del fisioterapista Tim Allardyce, secondo il quale il giocatore avrebbe rischiato persino l’amputazione del piede. “Un danno di quel tipo – ha detto al “Daily Mirror” – avrebbe potuto fargli perdere il piede, perché rischiava di compromettergli irreparabilmente i vasi sanguigni e la sola soluzione sarebbe stata l’amputazione. L’intervento tempestivo dei medici è stato fondamentale”.

PERDONO - Ieri, intanto, Eduardo ha passato la giornata in ospedale insieme con la sorellina e i familiari, ribadendo ancora una volta che il gesto di Taylor non è stato affatto volontario e che certi falli a volte succedono. Ma il perdono del campione croato continua a non convincere i suoi connazionali e mentre il tecnico della nazionale, Slaven Bilic, cerca di non pensare al peggio (la mancata partecipazione di Eduardo agli Europei) e si augura che il suo giocatore (“per me è come un figlio”) torni presto a stare bene, il “Daily Star” ha rivelato che ieri un gruppo di giornalisti croati ha cercato di assalire Martin Taylor al campo di allenamento del Birmingham. Uno di loro avrebbe persino tentato di entrargli in macchina, ma è stato bloccato dagli uomini della sicurezza, mentre il giocatore lasciava il centro sportivo. Un gesto che va di pari passo con le decine di minacce di morte che circolano sul web all’indirizzo del difensore (la definizione più soft è “macellaio”), a cui si sarebbe aggiunta anche una petizione online con oltre 27.000 firme già raccolte, che ne chiede la squalifica a vita.

RIPOSO - “Ho sentito di questa ridicola storia delle minacce – ha raccontato alla stampa il tecnico del Birmingham, Alex McLeish – e penso che ci sia davvero della gente matta in giro per il mondo. Martin è mentalmente provato da tutta questa esperienza, noi gli stiamo dando tutto il supporto possibile e spero che si lasci presto l’intera faccenda dietro le spalle”. A causa dell’automatica squalifica per tre partite, a fine settimana il club concederà a Taylor un paio di giorni di riposo, ma di certo non lo aiuteranno a superare il momentaccio che sta vivendo immagini come quella pubblicata dal “Sun” di oggi. Uno scatto che immortala una fase dell’allenamento di ieri, con il giocatore impegnato in un affondo con il piede destro che ricorda pericolosamente quello del terzo minuto di sabato scorso, che ha spezzato la gamba di Eduardo, e un titolo emblematico: “Taylor has not still learned” (ovvero, “Taylor non ha ancora imparato”).

Simona Marchetti