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  27/02/2008 - A SAN SIRO FINISCE 1-1 TRA INTER E ROMA


Totti illude la Roma
Zanetti salva l'Inter


I giallorossi intravedono la vittoria fino all'88', ma la rete del capitano fissa la sfida scudetto sull'1-1. Nerazzurri in 10 per l'infortunio di Maxwell, espulso Mexes. La squadra di Mancini resta a +9

INTER-ROMA 1-1 (p.t. 0-1)
MARCATORE: Totti ( R ) al 38’ p.t.; Zanetti al 43’ (I) s.t.
INTER (4-3-2-1): Julio Cesar; Maicon, Burdisso, Chivu, Maxwell; Zanetti, Cambiasso (dal 12’ s.t. Balotelli), Vieira; Stankovic (dal 1’ s.t. Suazo), Figo (dal 19’ s.t. Pelè); Crespo. (Toldo, Materazzi, Rivas, Maniche). Mancini
ROMA (4-2-3-1): Doni; Cassetti, Mexes, Ferrari, Tonetto; Pizarro (dal 15’ s.t. Aquilani), De Rossi; Taddei (dal 41’ s.t. Juan), Perrotta, Vucinic (dal 32’ s.t. Giuly); Totti. (Julio Sergio, Antunes, Brighi, Mancini). All. Spalletti.
ARBITRO: Rosetti.
NOTE: serata umida, campo in discrete condizioni; spettatori 48.717 (incasso pari a 1.135.499 euro). Espulso Mexes ( R ) per doppia ammonizione (c.n.r. e g.s.) al 38’ s.t. Ammoniti Burdisso (I) al 6’ s.t., Taddei ( R ) all’11’ s.t. per gioco scorretto; Balotelli (I) al 46’ s.t. per c.n.r., Perrotta ( R )al 49’ s.t. per g.s. Angoli 5-2: Recuperi: 1’ p.t. 4’ s.t. Inter in 10 dal 20’ s.t. dopo l’infortunio di Maxwell.

L’Inter ringrazia il suo capitano. Un gol di Javier Zanetti a due minuti dalla fine tiene a distanza di sicurezza la Roma, passata in vantaggio con Totti nel primo tempo e in campo con un uomo in più per buona parte del secondo tempo (infortunio di Maxwell con tre cambi già effettuati da Mancini).

A UN PASSO DALLA CRISI – I nerazzurri hanno evitato in extremis un k.o. pericoloso, che avrebbe insinuato il sospetto di una piccola crisi dopo il pareggio di Genova e il tracollo di Liverpool. Ancora la Roma, dunque, 17 partite dopo la vittoria in Supercoppa di agosto e dieci mesi dopo il 3-1 dell’ultimo incrocio in campionato. Sempre al Meazza. Evidentemente è destino che i giallorossi siano l’unica squadra in grado di mettere in ambasce la capolista.

NOVITA’ - C’è l’albero di Natale nel disegno iniziale di Mancini, con Crespo confermato dopo il gol di Genova e la coppia Figo-Stankovic a sostegno. La Roma non rischia Mancini (troppo importante la sfida di Madrid tra sei giorni) e richiama Vucinic dal seminterrato delle comparse. L’avvio serve a Mancini per stilare il primo bollettino sugli acciaccati in via di recupero: Stankovic tiene botta nonostante gli acciacchi; Figo sta bene (del resto lo ha fatto capire da settimane); Crespo sta benissimo e, al netto di qualche preziosismo superfluo, rischia di diventare prima scelta nelle prossime tappe della corsa nerazzurra.

TOTTI 201 – Dopo 18 minuti l’argentino fa saltare dalla sedia anche Massimo Moratti girando in rovesciata (sul palo) un cross teso di Vieira. È il pericolo più grande corso dalla Roma, che si fa apprezzare per la capacità di aprirsi in contropiede ma è poco concreta fino al gol del vantaggio. Totti, 387 partite in giallorosso (staccato Losi nella classifica di ogni epoca) si dedica a un lavoro di sponda continuo. Il capitano non è al meglio della condizione ma quando c’è da colpire, non sbaglia: al 38’ ecco il cross buono, da Tonetto, con conclusione a chiudere sul primo palo in anticipo su Chivu. Gol numero 201, a una quarantina di giorni dall’ultimo centro.

TRE CAMBI – Mancini cambia appena può: un cambio all’intervallo, poco dopo la zuccata di Burdisso che chiude il primo atto, altri due a mezz’ora dalla fine. Si arriva così al 4-3-3 con Balotelli e Suazo ai lati di Crespo, più Pelè in mezzo. Il guaio per l’Inter non è tanto vedere Taddei a un passo dal 2-0 dopo un rimpallo favorevole; è l’infortunio di Maxwell a toglierle un uomo, con tre sostituzioni già effettuate e il terzino k.o. per una distorsione alla caviglia.

CORAGGIO - La Roma spreca almeno tre volte il colpo definitivo con Aquilani e Perrotta, liberi di inquadrare la porta grazie alla superiorità schiacciante in mezzo al campo. In dieci Balotelli ripiega da interno sinistro e non può spingere più di tanto. Così l’Inter tenta l’impresa con coraggio. E qui Mexes l'aiuta facendosi ingenuamente espellere al 39' pareggiando così la situazione numerica. Prima si fa curare dal suo medico e rientra senza il permesso dell'arbitro (primo giallo). Poi dopo pochi minuti fa un inutile fallo da dietro su Crespo e la seconda ammonizione dà ossigeno ai nerazzurri.

ASSALTO - Che partono così all'assalto finale. Crespo fa tremare San Siro incornando un cross di Maicon (Doni fa un miracolo deviando in angolo) a tre minuti dalla fine. Poi, quando tutto sembra portare alla prima partita senza reti nerazzurre al Meazza nelle ultime 50, ecco il gol di Zanetti, un destro violento che si abbassa nell’angolo alla destra di Doni che rimette in sesto i nerazzurri nel momento più difficile della stagione.