L'oro di Napoli fa volare Udine
Bastano due lampi degli attaccanti napoletani di Marino per regolare un'Atalanta stanca e incapace di reagire. Vittoria indiscutibile e meritata dai padroni di casa, che escono dalla crisi
Sembra una puntata di "Chi l'ha visto?": l'Udinese si ritrova, l'Atalanta si perde. La squadra di Marino torna alla vittoria in casa (non accadeva dal 9 dicembre), mentre quella di Del Neri arriva in Friuli appagata dalla scorpacciata contro la Samp e praticamente non entra mai in partita. Quagliarella e Di Natale in due minuti chiudono una contesa forse mai cominciata.
SQUADRA CHE VINCE - Il tecnico nerazzurro conferma la formazione che ha passeggiato mercoledì sera, eccezion fatta per Rivalta (per lui problemi fisici) rimpiazzato da Belleri; davanti Doni affianca Floccari. L'Udinese alla ricerca della vittoria perduta, invece, si affida al tridente collaudato Pepe-Quagliarella-Di Natale; Ferronetti sostituisce l'indisponibile Mesto in fascia, Zapotocny per l'infortunato Zapata in difesa.
UDINESE ALLA NAPOLETANA - I padroni di casa partono contratti e timorosi e la situazione non si sblocca fino a quando Dossena non decide di asaltare la fascia sinistra. Così, in due minuti (tra il 30' e il 32' del primo tempo), l'Udinese chiude la partita: Quagliarella di testa da calcio d'angolo trova l'incrocio, Di Natale raccoglie un pallone vagante in area, sull'ennesimo cross in area di Dossena respinto da Coppola, e raddoppia.
DEA ASSENTE - AAA... reazione nerazzurra cercasi, ma l'Atalanta di oggi non sembra neanche lontana parente della squadra inarrestabile che ha dominato la Samp. Del Neri cerca di scuotere i suoi con l'inserimento di De Ascentis per Tissone e, soprattutto, Inzaghi per Langella. Niente da fare, gli ospiti non danno segni di vita. Le uniche preoccupazioni a Marino le dà il signor Romeo, che distribuisce cartellini in maniera discutibile e appieda Zapotocny e Dossena (oggi migliore in campo) in vista di Palermo.
gazzetta.it
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