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  04/03/2008 - VERSO MILAN-ARSENAL


Con coraggio e personalità

"Coraggio, personalità, attenzione, voglia di prendere il controllo del gioco". In una frase Carlo Ancelotti snocciola la ricetta per superare l'Arsenal e volare ancora una volta nell'Olimpo d'Europa. A Milanello è scattata l'ora X, quella che impone il coprifuoco generale per cercare la concentrazione giusta. Il campionato è messo da parte, gli infortunati (per fortuna di Ancelotti) anche, esiste solo l'Arsenal. E come sempre il Milan cambia volto, entra in clima Champions e mette a stirare il vestito buono, quello che serve per affrontare una serata di gala come quella che si preannuncia a San Siro, tappa decisiva per la stagione milanista con vista sulla finale di Mosca: "Questa volta non abbiamo fatto nessun giuramento - spiega Ancelotti - ma faremo il possibile per arrivarci, perchè anche quest'anno abbiamo la possibilità di andare molto avanti in coppa Campioni. Molto passerà dalla partita di domani, ma sarebbe stato peggio andarci a giocare la qualificazione a Londra. Invece ce la giochiamo in casa davanti ai nostri tifosi. L'ironia sull'età del Milan? Non ci dà fastidio perchè tanto ci siamo abituati, e poi noi ci consideriamo esperti, non vecchi. Quello che mi conforta - afferma il tecnico - è che conosco molto bene questa squadra e so come prepara le partite, questa è la cosa che mi dà più ottimismo.

0-0 PERICOLOSO - "Lo 0-0 dell'andata è un risultato che ci deve far stare all'erta giocando una partita giudiziosa, ma questo non vuol dire che non faremo una partita con coraggio e personalità. Il sogno è quello di poter ripetere la partita contro il Manchester, quella fu una partita inaspettata, vorremmo sempre giocare così, e se ci riuscirà ancora tanto meglio. In fondo non penso sia impossibile rifarla". La musica della Champions League da sempre ha effetti particolari sui giocatori del Milan, che come d'incanto hanno abbandonato l'infermeria (unica eccezione Jankulovski, fuori causa, e Seedorf, ancora in dubbio) per trottare sul campo di Milanello, con le batterie ricaricate a puntino e il fisico di nuovo pronto ad affrontare la battaglia: "Chi non ha giocato contro la Lazio è stato recuperato, soprattutto Kakà, - afferma con legittima soddisfazione Ancelotti - sono tutti nelle condizioni di giocare. Hanno fatto tutti un ottimo lavoro in settimana per prepararsi a questa partita. In questo ultimo periodo abbiamo avuto difficoltà enormi, difficoltà che pensiamo siano finite con il recupero di questi giocatori. Il Milan ha pagato l'assenza di giocatori di qualità, faticando più del lecito. Credo che proprio questi giocatori faranno una grande partita"

SPAURACCHIO ADEBAYOR - Accanto ad Ancelotti in conferenza siede Kaladze, che insieme a Nesta dovrà fronteggiare il temibile Adebayor: "L'Arsenal non è solo Adebayor, è una squadra fortissima in cui giocano tanti ragazzi giovani, una squadra che porta all'attacco tanti giocatori. È una squadra completa, anche se di squadre forti ne ho viste tante arrivare a San Siro, salvo poi avere delle difficoltà". Quelle ifficoltà che il Milan cercherà di mettersi alle spalle affidandosi al giovanissimo Pato, alla sua prima esperienza in un dentro o fuori che vale una stagione: "Pato è un giocatore molto giovane che ha già dimostrato grande personalità - dichiara Ancelotti - da lui ci aspettiamo grandi cose perchè ha qualità straordinarie. Ma per il carattere che ha non lo spaventano certo le responsabilità".

LA SFIDA DI WENGER - "La partita d'andata - ribatte l'allenatore dell'Arsenal, Arsène Wenger - ci dà la convinzione che possiamo batterli, perchè li abbiamo dominati a Londra e questo può avere un forte impatto sulla gara di ritorno". La chiave della sfida, a sentire Wenger, sarà il ritmo. "Dovremo saperci adattare - è la convinzione dell'allenatore dei 'Gunners' - perché noi preferiamo giocare sempre a ritmi alti, mentre a loro piace cambiare ritmo".

gasport (gazzetta.it)