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  08/03/2008 - VERSO NAPOLI-ROMA


Reja: "La Roma non è l'Inter"
Spalletti: "Doppio pericolo"


Domani la sfida al San Paolo. Vista dall'allenatore del Napoli: "Fermarli sarebbe un gran risultato". Vista dal tecnico giallorosso: "Occhio agli azzurri. Ora il nostro obiettivo è la continuità"

Premessa: il Napoli ha battuto l'imbattibile Inter, la Roma ha battuto il Real Madrid. Non c'è proprietà transitiva nella vittoria, perchè Napoli e Roma domenica si giocano la durata della festa, senza timore di ritrovarsi al San Paolo per un derby dei cosiddetti appagati. "Qui ogni settimana si accosta un traguardo a questa squadra - dice Reja -. Ne perdi una e si parla di salvezza, ne vinci una e si parla di Uefa. Noi non la pensiamo così. Noi viviamo alla giornata. Stiamo crescendo con questa filosofia e la squadra ha raggiunto un grado di maturità notevole. Non ci poniamo limiti pur tenendo da conto sempre la giusta umiltà. Ma di traguardi non vorremmo sentir parlare...". Il Napoli sta bene, vive in un'altra dimensione da domenica scorsa: "I ragazzi stanno bene sia fisicamente che psicologicamente. Ovviamente la vittoria con l'Inter ci ha conferito tranquillità e serenità oltre che grande entusiasmo. Attendiamo la Roma con molta voglia di ben figurare e con la giusta carica. Inter e Roma sono due squadre fortissime ma tatticamente diverse. La Roma punta di più sul fraseggio, ha automatismi che vanno a memoria, attacca gli spazi continuamente. Noi dovremo essere bravi a fermare i loro sbocchi di gioco. E poi c'è Totti. Un campione che può inventarsi la giocata in qualsiasi momento. Per lui dovremo avere non due ma sei occhi. È un giocatore eccezionale al quale faccio i complimenti per le 500 partite con la maglia giallorossa".


PROVA DI MATURITA' - Magari la Roma sarà contenta e un po' stanca... "Lo escludo. La Roma crede nello scudetto e vorrà puntare a rosicchiare punti all'Inter. Noi siamo in fase di crescita e quest'altro big match rappresenta per i ragazzi una verifica importante, un'ulteriore prova di maturità per comprendere le reali potenzialità della squadra anche in funzione del futuro. Dovremo mettere in campo la stessa intensità profusa domenica contro l'Inter. È l'unico modo per poter tenere il ritmo della Roma. Noi ce l'andremo a giocare con la voglia di far bene, l'entusiasmo e l'intraprendenza cui questa squadra ci ha abituato. Poi è chiaro che se dovesse venir fuori un pareggio sarebbe un risultato importante ugualmente". Stavolta si gioca al San Paolo, che fa la differenza davvero. "I tifosi sono fondamentali. Vi dirò la verità: sono da oltre 3 anni a Napoli eppure questo pubblico riesce a sorprendermi sempre. Non finiranno mai di stupirmi. Vi confesso che alla fine della partita con l'Inter, quando la gente ha cominciato a intonare 'o surdato 'nnammurato, mi sono venuti i brividi...".

QUI ROMA - "Non è finito". Il campionato. Finite invece le feste post Real e compleanno. La Roma si rituffa nella corsa scudetto con l'Inter. Che invece proprio in questo week-end festeggia i suoi 100 anni di storia, stretta però tra la rimonta dei giallorossi in campionato e la necessità di una rimonta sul Liverpool. Spalletti sa che per la Roma il rischio è dietro l'angolo: "Noi lo sapevamo anche dopo la partita di Torino che il campionato non era già finito e abbiamo risposto sul campo ai dubbi di qualcuno - ha detto il tecnico giallorosso -. Adesso però c'è da dare continuità a certi risultati e non è facile. Anzi, è difficile allungare per tanto tempo prestazioni importanti e positive come quelle che abbiamo fatto ultimamente. È un campionato compresso e con tante partite da affrontare al massimo della condizione. È un massacro. E c'è da tenere in considerazione che ogni tanto si può rendere di meno...". E poi ci sono "i complimenti da fare al Napoli, al lavoro della società e di Reja, perchè hanno messo su una bella squadra e con buone individualità. E poi anche loro hanno questo ambiente avvolgente che sa trasmettere entusiasmo. E quindi in una partita dove loro stanno bene e avranno il sostegno del loro pubblico, mentre noi non potremo avere i nostri tifosi al seguito, per noi sarà ancora difficile. Ci arriviamo, però, con le carte in regola e io sono fiducioso".

FORMATO REAL - Servirebbe la Roma di Madrid... "Quella di Madrid è la Roma che tutti si auspicano. Quella che può ambire a traguardi davvero importanti. Con il suo collettivo. Io sono sicuro che qualsiasi squadra avessi messo in campo contro il Real avrebbe fatto bene. Si è visto anche che apporto hanno dato quelli che sono entrati... Erano anche loro pronti e in condizione. La maturità di questa squadra è proprio non dipendere da nessuno". Dopo la qualificazione ai quarti di Champions a Spalletti e alla Roma sono arrivati complimenti da ogni dove. "Mi hanno fatto piacere, in particolare mi ha fatto piacere che la Roma sia stata dipinta all'estero come una squadra che gioca, non con l'idea che spesso hanno fuori dall'Italia delle nostre formazioni, all'antica. E anche che Tonetto sia stato giudicato come uno dei migliori in campo". "Ora va bene tutto- ha poi aggiunto con un pizzico di polemica- il modulo, Vucinic a sinistra e tutto il resto. Per me comunque andava bene anche prima. E va bene anche Mancini, la partita dell'andata con il Real Madrid l'ha decisa lui". Contro il Napoli capitan Totti farà 500 con la Roma. E Spalletti 300 in A da allenatore: "Per me le mie sono tantissime. Certo quelle di Francesco mi fanno paura...". Ultima battuta sul suo futuro: "Sono orgoglioso e contento del contratto che ho fino al 2011. La mia volontà è quella di continuare a fare l'allenatore della Roma".

FONTE: WWW.GAZZETTA.IT