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  08/03/2008 - 100 ANNI INTER


La solita "svista" arbitrale spiana la strada all'Inter

Gli idoli di ieri, da Facchetti a Prisco, e quelli di oggi, da Ibrahimovic a Julio Cesar. La Milano nerazzurra ha trasformato una parte della città in un'unica spettacolare coreografia, versando litri di entusiasmo nel motore della squadra che accoglierà martedì il Liverpool. Nell'atmosfera energizzante di San Siro la Reggina non si è fatta impressionare, pungendo più di una volta Julio Cesar a cavallo dei due gol interisti (di cui uno su rigore che ha visto solo l'arbitro Brighi) ma commettendo un errore fatale in difesa, quello del 2-0.

L'inizio è di Brienza (girata di testa appena fuori misura), l'uomo piazzato alle spalle di Amoruso per non dare riferimenti a Materazzi e Burdisso. Una mossa giusta, ma che diventa troppo "leggera" quando Brighi concede un rigore inesistente per atterramento di Cambiasso (Valdez interviene fuori area). Registrate le proteste reggine, l'1-0 di Ibrahimovic dal dischetto spacca in due la partita, anche se Aronica, Modesto (due volte), Barreto e Valdez trasformano Julio Cesar nel miglior uomo del primo tempo con una raffica di conclusioni insidiose. La squadra di Orlandi in sostanza paga l'errore di Missiroli con l'impossibilità di raggiungere un pareggio meritato: il 2-0 nasce da un inutile raddoppio su Maicon che lascia Burdisso libero di colpire a centro area e stende la partita sul versante migliore per l'Inter, che al 45' centra la traversa con una punizione di Ibra.

Nella ripresa Suazo rileva Crespo (taglio al capo dopo un contatto con Cirillo) aprendo l'annunciata staffetta tra le quattro punte di Mancini. Con l'honduregno in campo l'Inter lascia qualche metro di campo alla Reggina che inserisce Cozza e Hallfredsson. Il fantasista apre un corridoio ad Amoruso al 61', ma Julio Cesar segna un altro "gol" con una rapidità impressionante sul tiro ravvicinato dell'attaccante. La Reggina si fa apprezzare per la capacità di creare occasioni negli ultimi venti metri. Hallfredsson centra la porta sfruttando una deviazione su Maicon, Cozza invece ci prova da lontano, ma il guardiano dell'Inter non ne fa passare una.

Con Makinwa il potenziale offensivo calabrese raggiunge il punto più alto, ma è tutto inutile. I nerazzurri chiudono sul 2-0 e possono concedersi qualche ora di svago con lo spettacolo organizzato per la notte del Centenario e la sfilata di 200 campioni del passato. Prima di puntare lo sguardo sul rosso fuoco di una notte da Grande Inter. Complimenti..

Antonino Morici con la collaborazione di Gabriele Dianetti (gazzetta.it)