"Milan rialzati!"
E ora? Adesso ci vuole la "reazione immediata". Carlo Ancelotti avverte i rossoneri: domani contro il Torino ci deve essere la svolta, "dal punto di vista psicologico, la squadra dovrà dimostrare il proprio orgoglio, serietà e professionalità". Il tecnico indossa due maschere: quella della fermezza, ma anche di chi ha fiducia nel suo gruppo. "Siamo ancora in corsa per il 4° posto - afferma alla vigilia della trasferta ciontro i granata -; questo Milan ha già dimostrato in passato di essere in grado di superare i momenti delicati. Abbiamo ancora a disposizione nove partite, la Juve non credo sia ancora certa del terzo posto e proprio lo scontro diretto con il Milan sarà la chiave del discorso".
CUORE TORO - Ma il Toro ha un cuore grande così e, nonostante le assenze, darà filo da torcere al Milan che dovrà fare a meno di Kakà, oltre a Inzaghi, Serginho, Cafu e Ronaldo. "Ma tutti gli altri stanno bene e sono disponibili" ricorda Ancelotti che dovrebbe tornare all'antico. Vale a dire al modulo ad albero di Natale, con Alberto Paloschi punta unica, sorvegliato alle spalle da Seedorf e Pato.
PALOSCHI E GILA - E Ancelotti motiva così la sua scelta: "Paloschi sta dando alla prima squadra un contributo superiore alle nostre aspettative. E' entrato in punta di piedi e ha dimostrato con i fatti di essere un giocatore promettente e di dare il proprio contributo nel presente. Viene spesso messo a confronto con Gilardino. Paloschi ha realizzato due gol fino a oggi, mentre Gilardino ha segnato tantissimi gol con il Milan. Sicuramente quest'ultimo non sta attraversando un buon momento, ma rimane un giocatore importante e che può ancora dare il proprio contributo a questa squadra. Domani valuterò perché sono due giocatori con caratteristiche simili". E sulle voci di mercato che riguardano il "Gila" aggiunge: "Non è questo il momento opportuno per parlarne, ma per me lui resta un giocatore del Milan anche il prossimo anno".
NAZIONALE - Infine uno sguardo al futuro: la panchina della Nazionale dopo l'Europeo. Ancelotti taglia corto: "E' una soluzione impossibile", potrebbe accadere "ma solo dopo il Mondiale del 2010". E aggiunge: "Non mi dà nessun fastidio sentir parlare di Lippi al Milan e mi fa piacere che il mio nome venga avvicinato a quello della Nazionale perché, come si dice sempre, bene o male, è comunque meglio che se ne parli, anche se per ora è una soluzione impossibile. Donadoni deve avere la serenità e la tranquilità di giocarsi l'Europeo e di andare ai Mondiali".
g.des. (gazzetta.it)
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