Il Chelsea spreca troppo e il Fenerbahçe lo punisce

I Blues dominano nel primo tempo a Istanbul, nell'andata dei quarti di Champions, vanno in vantaggio grazie all'autorete di Deivid, poi nella ripresa sprecano e si distraggono: la squadra di Zico rovescia il risultato con Kazim e Deivid. Finisce 2-1

FENERBAHCE-CHELSEA 2-1 (primo tempo 0-1)
MARCATORI: Deivid (F) autorete al 13' p.t.; Kazim (F) al 20', Deivid (F) al 35' s.t.
FENERBAHCE (4-2-3-1): Volkan; Onder Turaci, Lugano, Edu, Vederson; Maldonado, Aurelio; Deivid, Alex, Ugur Boral (Kazim Kazim dal 9' s.t.); Kezman (Semih Senturk dal 27' s.t.). (Serdar, Yasin Carmak, Kemal Aslan, Bilgin, Selcuk Sahin). All. Zico.
CHELSEA (4-1-4-1): Cudicini; Essien, Carvalho, Terry, A. Cole; Makelele; J. Cole (Anelka dal 41' s.t.), Ballack, Lampard (Mikel dal 31' s.t.), Malouda; Drogba. (Hilario, Alex, P. Ferreira, Wright Philips, Kalou). All. Grant.
ARBITRO: Larsen (Danimarca).
NOTE: spettatori 52.000. Recuperi: p.t. 1', s.t. 3'.


ISTANBUL (Turchia), 2 aprile 2008 - La legge dello stadio Saracoglu colpisce ancora. Il Fenerbache batte il Chelsea 2-1 nell'andata dei quarti di finale di Champions. È la sesta vittoria interna (compreso il preliminare) in altrettante gare di coppa per la squadra di Zico, rivelazione di questa stagione europea, che nella sua tana ha battuto anche l'Inter e il Siviglia, eliminato negli ottavi. I turchi, pur senza gli infortunati Roberto Carlos e Appiah, superano i Blues grazie ai gol di Kazim e Deivid, che rimontano nella ripresa lo 0-1 iniziale, frutto di un'autorete dello stesso Deivid. Il Chelsea, che pure resta favorito in chiave qualificazione, ha letteralmente buttato via la partita, dominata per lunghi tratti. Il primo tempo è stato tutto di marca inglese, ma la squadra di Grant ha sprecato troppo sottoporta, poco cinica, forse anche un po' presuntuosa, dando l'impressione di essere convinta di poter disporre a piacimento dell'avversario e quindi di non cercare il pugno da k.o.. Poi nella ripresa ha subito due tiri in porta (tra cui un capolavoro) finendo per rimetterci le penne. Punita al di là dei propri demeriti.
BLUES PADRONI DEL CAMPO - Il primo tempo è tutto del Chelsea. In vantaggio già al 13' grazie ad un'autorete di Deivid, che mette nella propria porta un cross teso da sinistra di Malouda. I turchi di Zico accusano il colpo, gli inglesi insistono e sfiorano il raddoppio. Essien, impressionante anche come terzino destro, colpisce la traversa con un gran destro dalla distanza. Poi Drogba, onnipotente fisicamente, va vicino al raddoppio in due circostanze, con una botta potente di destro sul primo palo (Volkan si salva in angolo) e lanciato in contropiede (Volkan esce con i piedi fuori area e lo anticipa). All'intervallo è 1-0 Blues. Un risultato che sta persino stretto alla formazione di Grant. I turchi hanno fatto scena muta.
REAZIONE TURCA - Il monologo Chelsea continua anche a inizio ripresa. Botta violenta di Ballack da fuori area, bravo Volkan a respingere. Ma proprio quando l'encefalogramma del Fenerbahce sembra più piatto che mai, arriva il pareggio dei padroni di casa: lancio lungo di Aurelio, la difesa in linea del Chelsea si fa sorprendere sbagliando il fuorigioco, Kazim, appena entrato, segna di prima intenzione di sinistro: 1-1. Clamorosa la dormita della retroguardia inglese, su un lancio prevedibile. Turchi in gol alla prima vera occasione. Il Chelsea reagisce subito, e va vicino al 2-1, con Ballack: è ancora bravo Volkan a respingere il sinistro del tedesco. Poi i turchi si svegliano davvero, e prendono coraggio. La manovra è minimalista, a voler essere magnanimi, ma i padroni di casa almeno ora ci provano, sospinti dal pubblico.
RIBALTONE - E al 35' arriva l'inaspettato vantaggio dei turchi. Con un gol fantastico del brasiliano Deivid, il quinto in questa Champions, a segno con un destro violento dalla grandissima distanza che non lascia scampo a Cudicini. Il Chelsea, sbalordito, si disunisce, e non riesce più a rendersi pericoloso. E la notte di Istanbul diventa di festa, ancora una volta in Europa, per i padroni di casa.

fonte: www.gazzetta.it