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  04/04/2008 - VERSO MILAN-CAGLIARI


Ancelotti: "Uniti si vince"

Il tecnico del Milan chiama a raccolta la squadra e il popolo rossonero alla vigilia della sfida interna contro il Cagliari. "Cercheremo di difendere meglio e vedrete un modulo diverso". Quasi certo il 4-4-2 con Kakà e Pato in attacco

Il grido non è di dolore, ma poco ci manca. Sono tempi duri e i fischi di domenica scorsa, dopo il crac con l'Atalanta, pesano ancora. Così, mentre, Milan-Cagliari si avvicina, Carlo Ancelotti chiama a raccolta la squadra e i tifosi, perché "uniti si vince".

MOMENTO DELICATO - Il tecnico rossonero non si nasconde: "il momento è delicato", ma il Milan è pronto a "reagire" per cercare la rincorsa al 4° posto. "Il nostro obiettivo è quello di stare più attenti e cercare di fare il nostro meglio - ha detto Ancelotti nella conferenza stampa della vigilia -. Ma il clima è sempre lo stesso, così come i comportamenti: cercheremo solo di responsabilizzarci un po’ di più per risolvere i nostri problemi".

SOTTO PRESSIONE - Non accetta termini come "fallimento" e "flop". Reagisce: "A questa squadra non si può rimproverare nulla. Ha fatto tantissimo e un momento delicato non può cancellare tutto. In allenamento ho visto la giusta voglia di reagire, la squadra non è stanca né demotivata. Siamo solo un po’ sotto pressione, ma sono certo che questo ci aiuterà a tirar fuori il meglio da noi stessi".

ECCO KAKA' E PIPPO - L'incubo San Siro incombe e ancora una volta si cerca la vittoria scintillante in casa; il tanto atteso trampolino di lancio verso l'Europa che conta. Ma occorre fare in fretta. "Contro il Cagliari vedremo una squadra che cercherà di difendere meglio - ha spiegato Ancelotti - cercando poi di sfruttare in avanti l'abilità dei vari Kakà, Pato e gli altri, compreso Inzaghi, che ha recuperato, ma che non giocherà dal primo minuto. Quando domenica scorsa ho detto che qualcosa doveva cambiare intendevo dal punto di vista dell'atteggiamento, non per forza dal punto di vista tattico, anche se a volte un modulo diverso può aiutare mentalmente. Ma non sono i numeri a fare la mentalità di una squadra". Insomma, cambierà l'atteggiamento e il modulo. Possibile il solido 4-4-2, con Kakà e Pato affiancati in attacco, e un mix di classe e muscoli alle spalle, con Gattuso, Pirlo, Ambrosini e Seedorf; mentre Cafu dovrebbe rientrare in difesa al postro di Oddo.

RONALDINHO - Inevitabile, tra tanto parlare, una disquisizione su Ronaldinho. "Il brasiliano per il Milan, e non solo per noi, è un grande campione, quindi interessa - ha dichiarato Ancelotti -. Ha caratteristiche diverse da Kakà e Pato; ricordo che siamo riusciti a mettere insieme 4 trequartisti come Rivaldo, Rui Costa, Seedorf e Pirlo, quando tutti pensavano fosse impossibile. Dicono che abbia avuto delle difficoltà a Barcellona, non ne conosco i motivi, lo valuto solo come calciatore e come giocatore ha fatto benissimo".

OCCHIO AL CAGLIARI - Ritorna Kakà, presenza importante, ma tutta la squadra domani dovrà dare il massimo, anche perché i rossoblù sono in splendida forma. "Sì, ultimamente hanno fatto davvero bene, hanno ritrovato dinamismo e qualità. Il Cagliari è una squadra molto pericolosa, ha fatto ottimi risultati contro tutti, in casa e in trasferta. Così, da praticamente condannata alla serie B, adesso invece è lì a giocarsela con le altre". E si congeda con il consueto sorriso, non prima di avere dichiarato con grande ironia: "Alle quattro c'è l'allenamento e alle sei ci sono le frustate".

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