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  13/04/2008 - I GIALLOROSSI SI IMPONGONO NELLA RIPRESA PER 3-1


La Roma passa a Udine

La squadra di Spalletti conquista l'ottava vittoria esterna e si porta a -1 dai nerazzurri. Tutti i gol nella ripresa: segna Di Natale al 7', rispondono Vucinic al 19', Taddei al 25' e Giuly al 45'

UDINESE-ROMA 1-3 (0-0)

MARCATORI: nel st 7' Di Natale, 19' Vucinic, 25' Taddei, 45' Giuly
UDINESE (3-4-3): Handanovic, Zapotocny, Coda, Lukovic, Ferronetti (35' st Zapata), D'Agostino (38' st Pinzi), Inler, Dossena (32' st Floro Flores), Pepe, Quagliarella, Di Natale (1 Saulo, 17 Colombo, 15 Isla, 23 Eremenko). All: Marino

ROMA (4-2-3-1): Doni, Cicinho, Mexes, Panucci, Tonetto, De Rossi, Pizarro, Taddei, Perrotta (17' st Giuly), Vucinic (47' st Antunres), Totti (31' st Brighi) (1 Curci, 18 Esposito, 30 Mancini). All: Spalletti

ARBITRO: Rizzoli di Bologna

NOTE: recupero: 2' e 4'. Angoli: 7 a 7. Ammoniti: Dossena, Taddei e Pepe per gioco falloso; Totti per proteste. Spettatori: 18.000


La Roma spezza la striscia di risultati utili dell'Udinese, interrompendola a quota sette, ma soprattutto conferma a chiare lettere che l'eliminazione dalla Champions non chiude la sua stagione. Anzi la rilancia, in un disperato quanto agguerrito tentativo di rimonta nei confronti dell'Inter, che galleggia ora a un solo punto di distanza, in attesa della sfida serale con la Fiorentina. Al Friuli i giallorossi si impongono infatti 3-1 sull'Udinese, conquistando così l'ottava vittoria esterna in campionato.
LA GARA - La Roma è la Roma, Totti fa il Totti: è la conferma che le scorie di Manchester sono già metabolizzate, la squadra di Spalletti resta saldamente ancorata al ruolo di grande rivale dell'Inter, giocando a Udine una gara tutta birra e occasioni da gol. Il capitano, fuori dai tempi del Cagliari, dimostra di potersi ancora ritagliare un posto da protagonista nel rush finale giallorosso, vada come vada. Fuori Ferrari, Aquilani e Cassetti, all'ultimo la Roma deve fare a meno anche di Juan, che si arrende dopo il riscaldamento (uno scontro di gioco con Mexes ne sancisce il definitivo addio alla gara). In campo ci va quindi Panucci. L'Udinese conferma invece il tridente Pepe-Quagliarella-Di Natale e sconta le assenze dello squalificato Mesto e degli infortunati Felipe, Obodo e Asamoah.
TRE PUNTI E COSI' SIA - La gara decolla dal primo minuto: il primo angolo ha griffe friulana, la Roma risponde subito, e tutto il primo tempo sarà un rimpallo continuo di quasi gol e occasioni da rete. Doni e Handanovic fanno a gara per strappare applausi, Taddei salva sulla sua linea di porta (su Quagliarella) e prova un pallonetto a porta vuota, Di Natale ronza e tira senza soluzione di continuità, Vucinic si esibisce in tagli e conclusioni senza tregua, con Perrotta che quando c'è Totti offre il meglio del suo repertorio. Insomma, le due squadre non si risparmiano e non bloccano la gara in sterili tatticismi, ma giocano a viso aperto tenendo ritmi vertiginosi. E' evidente che entrambe cercano solo la vittoria, in nome dei rispettivi obiettivi stagionali. Ed entrambe potrebbero passare in vantaggio, ma nessuna ci riesce.
A SUON DI GOL - Sarà la Roma, a inizio ripresa, a pagare tanta generosità sotto rete, intesa anche, in negativo, come mancanza di concretezza. L'Udinese passa infatti al 7': malinteso Doni-Panucci, si infila di Natale che di testa trova il suo sedicesimo gol. A seguire una scenata omerica fra i due giallorossi, che evidentemente si rimpallano la responsabilità della rete subita. Il momento di nervosismo contagia anche Totti, che viene ammonito per proteste. L'Udinese cerca di approfittare dello sbandamento giallorosso, sfiora il raddoppio, poi però torna il sereno su Roma, e Coda rischia un clamoroso autogol al 13' colpendo il palo alla sinistra di Handanovic. Poi, in sei minuti, la Spalletti band ribalta le sorti della gara: al 19' Vucinic trova il sesto centro colpendo di destro su assist di Pizarro e al 25' Taddei realizza il suo sesto sigillo trasformando in rete un assist di De Rossi (con leggera deviazione di Coda). L'Udinese ci prova, ma la Roma mantiene saldamente il controllo della gara, e anzi trova il modo di arrotondare: Giuly, manco a dirlo al sesto centro, sigla il 3-1 finale al 45'. Vola alto l'ottovolante giallorosso, ma l'Inter può ancora tirarlo giù.

GASPORT