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  17/04/2008 - I PIANI DELLA FAMIGLIA SENSI


Roma, sogno scudetto e futuro societario

Un piede nella finale di Coppa Italia, l'altro pronto a colpire il Livorno e la testa a Soros

Un piede nella finale di Coppa Italia all'Olimpico il 24 maggio, un altro pronto a colpire il Livorno nell'anticipo della speranza per un campionato da vincere sull'Inter - ma 5 punti a 5 giornate dal termine sono tanti - e la testa a decidere cosa fare del proprio futuro. Eccola la Roma di questo metà aprile. Il campo con i suoi verdetti, la società alle prese con l'offerta del magnate statunitense di origine ungherese Soros.

La banca advisor Rotschild lavora alla possibilità di trattare la cessione della Roma calcio al magnate americano, che vorrebbe anche costruire uno stadio di proprietà per blindare l?affare come hanno potuto fare i suoi 'colleghi' tycoons in Inghilterra. Ma dalla famiglia Sensi pochi segnali. Perché - come capita spesso in tutte le famiglia - non c'è unità di vedute. Si discute sul da farsi, si valuta, ma intanto il tempo passa. E di tempo Soros su questa vicenda pare proprio non volerne perdere troppo.

Morale, entro la fine del mese urge una risposta dei Sensi. Che poi, tradotto calendario alla mano, significa trattare o meno la prossima settimana, visto che poi banche e affari di fermano - almeno qui in Italia - per il ponte del 25 aprile e 1 maggio. C'è sempre l'opzione Fisher, ma con Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi, tiene sempre più banco la proposta di alleanza tra Milan e Roma - ventilata nelle scorse settimana in un colloquio tra il vice presidente rossonero Adriano Galliani e l'ad giallorosso Rosella Sensi - in cambio di una prolungata presidenza proprio della famiglia Sensi.

Le banche, Unicredit in testa, attendono segnali: la Roma calcio è in attivo e vale circa 250 milioni di euro, ma Italpetroli - la controllante della società di calcio - accusa un deficit di 367 milioni di euro. Urge una scelta. Vincolante per i bilanci. E per il futuro anche della squadra.

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