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  23/04/2008 - UEFA: C'E' RANGERS-FIORENTINA


Prandelli: "Non mi fido"

La vigilia della semifinale Uefa in casa dei Rangers Glasgow porta il recupero di Ujfalusi e idee chiare. "Guai ad arretrare il baricentro - dice il tecnico viola -. Scozzesi con le assenze e catenacciari? Non contano, conosco bene il loro pressing".

La buona notizia è che Ujfalusi ha fatto passi da gigante nel recupero: "Decideremo domani", dice prudentemente Cesare Prandelli appena arrivato in Scozia. Ma l'impressione è che il ceco, dato per indisponibile fino a pochi giorni fa, sarà al suo posto di perno della difesa della Fiorentina nella sfida di domani sera contro i Rangers, semifinale di andata di Coppa Uefa.

IL TERRENO - La cattiva notizia è che il sopralluogo sul campo dell'Ibrox ha dato un esito inatteso: le condizioni del terreno sono decisamente brutte. "E questo ci preoccupa - commenta il tecnico viola -: bisognerà stare molto attenti sia dal punto di vista degli infortuni, sia nel controllare la palla". Ma a Glasgow c'è un bel sole, la temperatura è mite e Prandelli preferisce sottolineare l'aspetto, appunto, più solare: "Siamo arrivati fin qui - dice -, l'abbiamo meritato. E come alla vigilia di Eindhoven ho sensazioni positive. Ci siamo allenati bene, abbiamo preparato la partita come al solito: ora si tratta di mettere in campo l'atteggiamento giusto, un approccio mentale volto a giocarcela. Guai ad arretrare troppo il baricentro, perché così rischieremmo".

ASSENZE - Qualcuno gli fa notare che il compito della Fiorentina potrebbe essere facilitato dalle numerose assenze tra gli scozzesi, falcidiati da squalifiche e infortuni. "Non mi fido - risponde Prandelli -, anche noi abbiamo avuto i nostri guai e siamo qui. Quando collezioni infortuni e cartellini vuol dire che te la giochi, che non ti tiri indietro: e i Rangers sono così e in questo modo sono arrivati in semifinale. Catenacciari? No, di nuovo non mi fido di quello che si dice di loro. Io ho visto molte loro partite e ho ben presenti il loro pressing e la loro circolazione di palla".

L'ONORE - Ma l'allenatore viola ribadisce: "Noi ce la giocheremo, non ci chiuderemo, la lezione di Liverpool è servita. Stiamo acquisendo la consapevolezza dei nostri mezzi, sappiamo quello che possiamo ottenere giocando in un certo modo. Del resto, abbiamo il piacere e l'onore di rappresentare l'Italia: è anche una responsabilità, ma la affrontiamo volentieri".

PARTITA FISICA - Con Prandelli c'è Gamberini, che condivide la preoccupazione a proposito del terreno di gioco ("ci obbligherà, se possibile, a essere ancora più concentrati") ma ha soprattutto un chiodo fisso: "Sarà una partita molto fisica - spiega -. Sarà su quel fronte che loro spingeranno, e la prima cosa che dovremo evitare sarà di farci mettere sotto".

fonte: www.gazzetta.it