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  29/04/2008 - SEMIFINALE CHAMPIONS


Scholes stende il Barcellona, Manchester in finale

Ci pensa lui, Paul Scholes. E' il vecchio gladiatore del centrocampo dei Red Devils a riportare lo United in finale di Champions League. Lo fa con la specialità della casa, un bolide dalla distanza imparabile per Valdes. Manchester Utd-Barcellona finisce 1-0, dopo lo 0-0 dell'andata: il 21 maggio, a Mosca, la squadra di Ferguson se la vedrà con la vincente di Chelsea-Liverpool in un derby tutto inglese.

NIENTE ROONEY - Il forfait di Rooney costringe Ferguson a puntare sul 4-4-2, con Hargreaves nuovamente schierato nel ruolo di esterno destro di difesa e con la coppia Ronaldo-Tevez di punta. La sorpresa è la conferma di Park: come al Camp Nou, il coreano è preferito a un monumento come Giggs sulla fascia sinistra. Sul fronte catalano, tutto come previsto: Henry va un panchina, lasciando a Iniesta un posto nel tridente d'attacco.

SUPER SCHOLES - L'inizio di gara all'Old Trafford è piuttosto lento, perché le due squadre hanno paura di scoprirsi, proprio come nella gara d'andata. Messi fa subito capire di poter cambiare i ritmi di gara a piacimento con accelerazioni da fenomeno e lo United soffre nei primi minuti. Poi, però, arriva la sassata di Scholes che sblocca finalmente l'equilibrio: un gran tiro, al 14', favorito da un disimpegno sbagliato di Zambrotta. A quel punto, come è logico, la partita cambia. Non tanto perché il Barça riesca immediatamente a reagire, quanto per la voglia dello United di chiudere i conti in fretta, approfittando delle difficoltà dell'avversario. Park e Nani hanno due buone occasioni per allargare il vantaggio, ma alla fine sono i catalani a spaventare di più l'incerto Van der Sar. Nonostante la presenza di Iniesta non renda fluidi i movimenti del tridente offensivo, Eto', Messi e Deco sono sufficienti per creare scompiglio. Il portoghese sfiora due volte il palo e il finale di tempo è tutto di marca blaugrana, ma si va al'intervallo sull'1-0.

HENRY ENTRA TARDI - La ripresa inizia con un Ronaldo più nel vivo del gioco. La qualità del gioco degli inglesi, ovviamente, ne trae beneficio. Lo United preme, Nani è sempre una spina nel fianco dei catalani, ma quando il Barcellona attacca, mette in difficoltà la difesa dei Red Devils. Dopo un'ora esatta di match, Rijkaard si decide a mandare in campo Henry al posto di Iniesta. Poi inserisce Krkic per Eto'o. Ferguson non tarda con le contromosse: dentro Giggs e Fletcher, fuori Nani e Scholes. Più il cronometro avvicina le due squadre al triplice fischio, più la tensione cresce. Henry e Krkic provano a dare un senso alla loro presenza all'Old Tafford, ma Van der Sar non corre più grossi pericoli. Quando Fandel fischia la fine, dopo un interminabile recupero, i tifosi inglesi esplodono di gioia: lo United torna in finale, nove anni dopo il trionfo sul Bayern.

Stefano Cantalupi (gazzetta.it)