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  04/05/2008 - AL MEAZZA I ROSSONERI SI IMPONGONO 2-1 SUI CUGINI NERAZZURRI


Milan: derby e 4° posto
Inter: la Roma ora è a -3


I rossoneri dominano nel primo tempo e passano nella ripresa: assist di Kakà per Inzaghi che sigla l'1-0. Poi il raddoppio del brasiliano. I nerazzurri reagiscono troppo tardi e vanno in gol con Cruz su punizione. Fiorentina scavalcata. La squadra di Mancini deve battere domenica il Siena già salvo per vincere il tricolore

MILAN-INTER 2-1 (PT 0-0)
MARCATORI: Inzaghi (M) al 6’, Kakà (M) all’11, Cruz (I) al 30’ s.t.
MILAN (4-3-2-1): Kalac; Bonera, Nesta, Favalli (dal 41’ p.t. Jankulovski); Gattuso (dal 21’ s.t. Brocchi), Pirlo, Ambrosini; Kakà, Seedorf; Inzaghi (dal 31’ s.t. Pato). (Fiori, Oddo, Serginho, Gilardino). All. Ancelotti.
INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Rivas (dal 35’ s.t. Maxwell), Materazzi, Chivu; Vieira, Cambiasso, Zanetti; Maniche (dal 20’ s.t. Balotelli); Cruz, Crespo (dal 27’ s.t. Suazo). (Toldo, Burdisso, Pelé, Jimenez). All. Mancini
ARBITRO: Rosetti.
NOTE: giornata di sole, temperatura 23°, campo in buone condizioni; spettatori 81.677 per un incasso di 1.804.777 euro (stadio esaurito). Ammoniti: Rivas (I), Pirlo (M), Ambrosini (M), Bonera (M), Chivu (I) e Jankulovski (M) per gioco scorretto; Materazzi (I) per proteste. Angoli 6-5. Recupero: 2’ p.t. 4’ s.t.


Lo avevano già ribattezzato lo scudetto della fatica, e forse è per questo che l’Inter continua a complicarsi la vita. A due anni e 18 giorni dall’ultima vittoria, il Milan riconquista il derby e fa un passo decisivo nella corsa al quarto posto battendo i nerazzurri 2-1. Di Inzaghi, Kakà e Cruz le reti, tutte nella ripresa. Un successo nel nome di Filippo Inzaghi: quando segna all’Inter, il Diavolo vince sempre (è la quarta volta che accade).
BLOCCATA - Il primo scambio è quello tra le curve: da una parte l’ineluttabilità delle cose: "Oggi puoi dire quello che ti pare ma il tuo incubo si sta per realizzare"; dall’altra un motto da autentico guastafeste: "Anche nell’anno del centenario... sempre il solito scenario". Quelli successivi sono all’insegna della tensione. Non c’è spazio per lo spettacolo in una partita del genere, e forse è proprio questo presagio che porta Mancini a scegliere due prime punte lasciando fuori Balotelli, con Maniche al posto di Stankovic. Curiosamente, nel giorno più importante, il tecnico nerazzurro concede una chance ai due "panchinari" di lungo corso (Crespo e Maniche per l’infortunato Stankovic), filosofia opposta a quella di Ancelotti, che non cambia una virgola rispetto alle previsioni e si affida ai suoi veterani.
DUE VOLTE PIPPO - L’atmosfera è condizionata dalla superiorità del tifo rossonero, che esplode per un calcio d’angolo come per un gol. Ma non manca il fair play come dimostra Crespo, che ammette davanti a Rosetti di non meritare il corner ingiustamente assegnato. E’ comunque il Milan a scrivere la partita, attaccando Chivu con Bonera e palleggiando meglio degli avversari. Fino alla prima occasione di Inzaghi però, Julio Cesar resta buono nel suo fortino. Il portiere brasiliano ha il merito di restare in piedi sul tiro di Pippo, che pecca d’istinto a 3 metri dalla porta. L’altra grande opportunità del primo tempo milanista è ispirata da Seedorf: apertura a destra per Kakà, palla girata al volo per Inzaghi che schiaccia troppo e sfiora il palo alla destra di Julio Cesar.
COLPO DOPPIO - Favalli esce per infortunio lasciando il posto a Jankulovski alla fine del primo tempo. Mancini non fa cambi, anche se Maicon zoppica e non sembra al 100%, del resto il tecnico non può immaginare che razza di secondo tempo lo aspetti. Vieira rischia l’autogol su traversone di Gattuso dopo due minuti, poi Ambrosini gira di testa sul corner mancando la porta. Altri quattro giri di lancetta ed ecco il gol che spacca in due il derby: Kakà scende sulla linea di fondo, trova quei due centimetri necessari ad evitare Materazzi per il cross e centra il testone di Inzaghi, appostato sul primo palo come un falco davanti a Rivas. L’Inter va in tilt. L’ultima di due palle perse consecutive costano il 2-0 di Kakà, che ringrazia Vieira per il regalo e infila sul primo palo Julio Cesar. E’ l’11’ del secondo tempo.
CRUZ RIAPRE - Reazione Inter: tira Maniche, para Kalac; Crespo s’infila nel corridoio giusto, para Kalac; diagonale di Maicon, para Kalac. Il Milan, e il suo portiere australiano, danno l’impressione di tenere. Sarà un caso, sarà che Mario ha un destino da uomo decisivo, il punto è che i nerazzurri si rianimano solo quando Mancini si decide a cambiare qualcosa inserendo Balotelli con 25 minuti da giocare. E’ Cruz ad accendere il finale su punizione (Kalac colpevole). Poi dopo i canonici episodi da moviola (abbraccio Bonera-Sauzo che Rosetti giudica a vantaggio del Milan; caduta di Materazzi in area giudicata ininfluente) Pirlo divora la palla del 3-1 facendosi stoppare da Julio Cesar. L’ultimo assalto interista è di pura generosità. Pato perde un pallone di piombo a 20 secondi dalla fine del recupero. La punizione di Chivu finisce alle stelle, come i sogni di della capolista, battuta sul piano del gioco dal Milan. I punti sulla Roma diminuiscono del 50% a due giornate dalla fine. Niente è perduto, ma un epilogo così era impensabile fino a qualche settimana fa.

fonte: gazzetta.it