Home Calciatori e Club Notizie calcio Allenatori Arbitri Campioni Marcatori Albo d'oro Contatti
 ITALIA
  Serie A
  Serie B
  Serie C - A
  Serie C - B
  Serie C - C
  Serie D
  Primavera 1
  Primavera 2A
  Primavera 2B
  Eccellenza Emilia Romagna A
  Eccellenza Emilia Romagna B
  Eccellenza Liguria
  Eccellenza Lombardia A
  Eccellenza Lombardia B
  Eccellenza Lombardia C
  Eccellenza Marche
  Eccellenza Abruzzo
  Eccellenza Puglia
  Eccellenza Calabria
  Eccellenza Toscana A
  Eccellenza Toscana B
  07/05/2008 - COPPA ITALIA: LAZIO-INTER 0-2


L'inter in finale grazie a Pelč e Cruz

La Lazio si arrende nella ripresa e perde 2-0. Il giovane portoghese va in gol e ispira il raddoppio dell'argentino. Per i nerazzurri č la quarta finale consecutiva in Coppa Italia. Finale nervoso: espulsi Mancini e Materazzi

LAZIO-INTER 0-2 (primo tempo 0-0)
MARCATORI: Pelč (I) al 7’, Cruz al 40’ s.t.
LAZIO (4-3-3): Ballotta; De Silvestri (Tare dal 42’ s.t.), Siviglia, Cribari, Zauri (Kolarov dal 21’ s.t.); Dabo (Mutarelli dal 35’ s.t.), Ledesma, Behrami; Pandev, Bianchi, Rocchi (Muslera, Rozehnal, Mauri, Mudingayi). All: Rossi
INTER (4-4-1-1): Toldo; Burdisso (Materazzi dal 23’ s.t.), Rivas, Chivu (Maicon dal 32’ s.t.), Maxwell; Zanetti, Pelč, Bolzoni (Cruz dal 14’ s.t.), Cesar; Jimenez; Suazo (Julio Cesar, Siligardi, Cambiasso, Crespo). All: Mancini
ARBITRO: Saccani di Mantova
NOTE - Spettatori 55.000. Ammoniti Behrami, Pelč, Cruz, Kolarov e Mutarelli per gioco scorretto. Espulsi Mancini al 18’ per proteste, Materazzi al 37’ s.t. per gioco scorretto. Angoli 6-3. Recuperi 1’ p.t. e 5’ s.t.


Chiamarla cinica č poco. Come un avvoltoio esperto, l'Inter attende la preda e la punisce. Fa sfiancare la Lazio; la illude e quando meno te lo aspetti sfrutta l'attimo sfuggente e non perdona. I nerazzurri conquistano la loro quarta finale consecutiva di coppa Italia grazie una gioiello di Pelč e una rete di Cruz, regalata da Ballotta. Una vittoria cercata e ottenuta con l'esperienza, nonostante un paio di incidenti di percorso: le espulsioni di Mancini e Materazzi.
LAZIO OFFENSIVA - La coppa Italia per cambiare volto a una stagione maledetta. Delio Rossi fa un patto con i suoi e schiera un offensivo 4-3-3 per agguantare una finale, magari da giocare contro la Roma, impegnata domani a Catania. Il tecnico conferma le impressioni della vigilia. Da Ballotta fra i pali, al tridente d'attacco composto da Pandev, Bianchi e Rocchi. Roberto Mancini vuole dare allo stesso modo un calcio alle critiche dopo la sconfitta nel derby e i malumori interni. Ma si aggrappa al turnover rispolverando Toldo in porta e schierando a centrocampo Bolzoni, giovane di belle sperenza. Crespo viene dirottato in panchina: in attacco, nel 4-4-1-1, Jimenez gioca alle spalle di Suazo.
MOLTA LAZIO - Il primo tempo ha due volti. I primi venti minuti ci consegnano un'Inter dimessa, senza idee e svogliata. Nemmeno il palo centrato su punizione al 2' da Ledesma sveglia i nerazzurri dal torpore. La partenza in pressing della Lazio č un pugno nello stomaco. Singolare, soprattutto, č vedere la squadra di Mancini racchiusa in un fazzoletto di terra nella sua trequarti, impegnata a ribattere tutte le inziative della Lazio che scheggia ancora una volta il palo al 15', questa volta con Rocchi. Venti minuti martellanti in cui biancocelesti dominano sulla fascia centrale e obbligano Mancini a inserire Zanetti in mezzo al centrocampo per dare piů consistenza al reparto.
SALE L'INTER - Le cose cominciano a funzionare e l'Inter, sfruttando le fasce, mette sotto la Lazio. Si distingue soprattutto Jimenez, nei panni di trequartista guastatore, molto piů costruttivo di Suazo, spesso fumoso. E proprio il cileno ha l'occasione giusta con un destro in scivolata sprecato malamente a lato. I padroni di casa tornano ad attaccare, ma devono fare i conti con la buona organizzazione difensiva dei nerazzurri.
MAGIA PELE'- La Lazio riparte nella ripresa con le stesse intenzioni. Il gol sembra nell'aria, ma ancora una volta a fare la differenza č l'esperienza dell'Inter che supera i momenti critici grazie all'evidente divario tecnico. Soprattutto con la convinzione che da un momento all'altro possa estrarre dal cilindro il colpo di magia. Quella dell'intraprendente Pelč, abile come difensore a togliere palla a Behrami, straordinario cecchino a infilare di collo pieno nel sette alla destra di Ballotta. Il gol destabilizza la sfida ed esalta Mancini che torna all'idea della doppia punta, inserendo Cruz per Bolzoni e spostando Jimenez alla destra del centrocampo. L'Inter gioca cosě in scioltezza, rallentando il ritmo a suo piacere, mentre la Lazio fatica a riorganizzarsi. E risulta singolare, quanto fuori luogo, che Mancini, evidentemente nervoso, riesca a farsi espellere da Saccani dopo uno scambio di battute e un fin troppo ironico applauso all'indirizzo dell'arbitr.
NERVI TESI - Rossi opera un solo cambio: Kolarov per Zauri. Troppo poco per impensierire la cinica Inter che controlla a ritmo dosato, rinforzato dagli inserimenti di Materazzi e Maicon per Burdisso e Chivu. Con il tempo che passa, sale la tensione. Che degenera al 36' con l'espulsione di Materazzi per un fallo su Pandev. Superioritŕ numerica che sembra spalancare le porte alla Lazio che rincorre la rimonta. Invece un erroraccio di Ballotta consegna a Cruz la palla del 2-0. Regalo che blinda la partita e che trascina l'nter alla sua quarta finale consecutiva di coppa Italia.

fonte: gazzetta.it