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  09/05/2008 - ALLA SCOPERTA DI GUIZA


Dalle baracche al pichichi

Quelli che a inizio stagione non erano considerati molto; ma che poi sono venuti fuori alla grande, a suon di gol. Tanti gol. Da noi il caso più eclatante è stato quello di Marco Borriello, quasi scaricato dal Milan (dove faceva la riserva di Oliveira) e capocannoniere della Serie A a braccetto con Trezeguet. Ogni campionato, però, ha avuto il suo bomber rivelazione. Con un nome su tutti: Daniel Güiza del Maiorca.

FIGLIO DELLA POVERTA' - Güiza, con la "ü" alla tedesca. Senza, si dovrebbe pronunciare "Ghiza". Nato a Jerez de la Frontera da una famiglia poverissima che viveva in una baraccopoli, questo attaccante non più giovanissimo (ha 27 anni) ha rischiato di dire presto addio al calcio di alto livello. Troppi problemi fisici accompagnati a una vita non proprio da atleta: il Maiorca, che aveva scommesso 80 milioni di pesetas su di lui, dopo due stagioni mediocri decide di mandarlo via. Prima al Dos Hermanas ("Due sorelle", letteralmente), club semi-dilettantistico andaluso, poi al Recreativo Huelva, infine al Barcellona B. Ma nemmeno qui riesce ad esprimersi al meglio.

ASCESA IRRESISTIBILE - Il botto arriva nel 2003, al Ciudad de Murcia (Serie B spagnola): 36 gol in due stagioni, che ne fanno un uomo mercato. Su Güiza piomba il Getafe, neo-promosso nella Liga, che per lui sborsa 800mila euro. Nel sobborgo di Madrid arriva la definitiva consacrazione, culminata l'anno scorso con la finale in coppa del Re, persa contro il Siviglia. Una finale raggiunta anche grazie ai gol di Daniel: due, quelli nello storico 4-0 rifilato al Barcellona nel ritorno della semifinale, a ribaltare il 2-5 del Camp Nou. Roba da urlo, tanto da far dichiarare al presidente del Getafe: "Güiza è l'attaccante più forte del campionato dopo Ronaldo".

PICHICHI - Alla porta del Getafe bussa di nuovo il Maiorca, interessato alle gesta del figliol prodigo. I russi dell'Unics Kazan sono disposti a svenarsi per il centravanti, ma Daniel vuole restare in Spagna, anche per non perdere visibilità agli occhi di Luis Aragones, commissario tecnico della nazionale. La convocazione e la prima presenza con le Furie Rosse arrivano a novembre, contro l'Irlanda del Nord. Quasi contemporaneamente Güiza si sposa, con la showgirl Nuria Bermudez (che è anche la sua agente), e ha un figlio. Intanto nella squadra che per primo aveva creduto in lui fioccano i gol. Con quello segnato l'altro ieri all'Osasuna siamo a quota 25, due in più di Luis Fabiano: a due giornate dalla fine della Liga, il titolo di "Pichichi" (capocannoniere) è ipotecato. Per coronare una stagione indimenticabile ci vorrebbe l'Europeo. A parte Torres non ci sono molti attaccanti più in forma di Güiza. Chissà mai che Daniel non possa far parte della spedizione in Austria e Svizzera.

GLI ALTRI - Dicevamo, i bomber rivelazione. Güiza, ok, batte tutti per distacco. Ma dallo stesso Luis Fabiano non ci si aspettava di certo una stagione da quasi 30 gol, comprese le coppe. In Premier Manu Adebayor non ha fatto rimpiangere l'addio all'Arsenal di Thierry Henry, trascinando i Gunners con le sue 24 reti a un'annata comunque indimenticabile. Lo stesso dicasi, a un livello più basso, per Roque Santa Cruz; il paraguaiano del Blackburn, dopo aver fatto naftalina al Bayern Monaco, si è riscattato alla grande nel Lancashire infilando i portieri avversari 19 volte. Gli stessi gol di Borriello, un altro partito in sordina e divenuto nel tempo uomo da copertina.

Alessandro Ruta (gazzetta.it)