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  10/05/2008 - LIGUE 1


Lione e Bordeaux, che lotta per il titolo!

Due punti, due giornate. In 90’, però, già stasera si può decidere lo scudetto. Il settimo di fila per il Lione di Fabio Grosso. Oppure quello dell’outsider Bordeaux, che contro ogni attesa, è in ritardo di sole due lunghezze dalla vetta. E il duello a distanza vede i campioni in carica in ballottaggio sfavorevole.

FERRARI – In testa dall’11ª giornata, il Lione, che ospita il Nancy, terzo, ha perso terreno incassando nelle ultime cinque giornate solo sei punti. Una flessione dovuta a una rosa meno dirompente rispetto agli ultimi anni, nonostante la presenza di Grosso e la rivelazione Benzema, capocannoniere con 19 reti. Lo spogliatoio è meno compatto e la squadra ha subito il contraccolpo psicologico dell’eliminazione degli ottavi di Champions League. Infine, l’allenatore Alain Perrin non ha saputo mantenere l’acceleratore a tavoletta di quella che il presidente Aulas definisce la Ferrari della Ligue 1. E ora rischia il posto, nonostante la finale di coppa di Francia guadagnata dopo 32 anni di astinenza.

SORPRESA – Ma ai demeriti del Lione vanno sottolineati i grandi meriti del Bordeaux, che ospita il Sochaux, 13°. E soprattutto quelli di Laurent Blanc. L’ex interista, all’esordio assoluto in panchina, ha portato ai vertici una squadra che sulla carta è meno competitiva del Lione. L’ex difensore ha saputo motivare il gruppo e mettere in luce elementi come Cavenaghi, autore di 14 gol in altrettante partite nel 2008, Wendel (12), Bellion (11). Ma a Bordeaux, gli 83 gol stagionali, tra campionato e Coppe, portano la firma di ben 14 giocatori. La prova di uno spirito di squadra che ha permesso agli outsider di impossessarsi del secondo posto alla 21ª giornata e di ridurre il divario dal Lione da nove a due punti in sei turni.

CICLO – Al Lione potrebbe bastare comunque un pareggio per infilare il settimo scudetto consecutivo, se il Bordeaux perde. La differenza reti ne garantirebbe il titolo (+9). Per ritrovare una situazione altrettanto incerta bisogna risalire al 2004, quando il Lione si impose con tre punti di distacco sul Psg. L’anno prima, i campioni di Francia si aggiudicarono il secondo scudetto staccando di una lunghezza il Monaco di Didier Deschamps. Ma nel 2002 a due giornate dal termine, in vetta c’era il Lens, tallonato dal Lione (1 punto) che realizzò il sorpasso nello scontro diretto dell’ultimo turno, vincendo il campionato proprio con due lunghezze di vantaggio. Era l’inizio di un ciclo. Il Bordeaux in 180’ potrebbe darne vita ad un altro.

Alessandro Grandesso (gazzetta.it)