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  11/05/2008 - PARLA ROBERTO MANCINI


"Speravo in un arrivo così.."

"Lo speravo, mi auguravo di arrivare così". Meglio vincere lo scudetto alla penultima giornata che chiudere virtualmente il campionato in inverno, almeno secondo Roberto Mancini. "Sì, speravo che fosse un campionato combattuto sino alla fine. Si apprezzano di più le cose, se si riesce a vincere", spiega infatti il tecnico nerazzurro.

PADRONE DEL PROPRIO DESTINO - L'Inter del Mancio vede il traguardo. Domani, contro il Siena, possono arrivare i tre punti che valgono il tricolore. "Dipenderà da noi: avremo tante possibilità di fare bene se saremo bravi a fare il nostro lavoro. Vincere lo scudetto per le grandi squadre è sempre un dovere, poi nel calcio ci si può riuscire o meno", dice il tecnico nerazzurro. I campioni d'Italia si troveranno davanti un avversario che ha già centrato l'obiettivo della salvezza. "Credo che il Siena possa giocare con tranquillità. Ha fatto un campionato straordinario, visto come era partito, e ha ottenuto la salvezza prima della fine. I pericoli vengono dal fatto di affrontare una squadra che non ha nulla da perdere, giocheranno la gara per vincere. Dipenderà da noi", ribadisce. Mancini dice di non avvertire sensazioni particolari alla vigilia del match. La situazione "è normale, come tutte le altre volte. Quando ci avvicineremo alla partita è normale che possa essere diverso, per ora è come sabato scorso. Domani probabilmente avrò uno stato d'animo diverso".

PAZIENZA - C'è anche la possibilità che l'Inter non riesca a chiudere la questione scudetto già domani. "L'Inter deve fare tre punti in due partite, può anche capitare che li faccia a Parma domenica prossima. Il calcio non è una scienza esatta. Nessuno di noi può sapere che cosa accadrà e quando succederà una cosa", dice Mancini mostrando prudenza. "Arrivare non concentrati al match di domani? La concentrazione c'è sempre, poi può capitare che uno giochi bene o male o che si perda. Ma la concentrazione c'è sempre prima di giocare una partita".

TIFOSI - Domani sarà importante il contributo del pubblico. "Lo stadio sarà esaurito, San Siro dovrà essere una bolgia. Ci deve essere un tifo assordante, dal riscaldamento a fine gara. Questo è l'aiuto che possono darci i tifosi per la partita. Dovrà esserci molto più tifo che in tutte le altre gare, e per tutti i novanta minuti. Quello che potrebbe succedere dopo è un altro discorso".

gasport (gazzetta.it)