Lazio, la tentazione si chiama Aimar
Rossi resta alla Lazio, parola di Lotito: «Mi sono incontrato in settimana solo per dei dettagli tecnici, non per altro, la conferma è assodata» . Rossi è confermato, a meno che il patron, tutto a un tratto, non decida di autosmentirsi clamorosamente. Dalla schiarita alla fumata bianca. Il presidente è uscito allo scoperto. Lui e il tecnico si sono parlati e negli ultimi giorni si stanno confrontando continuamente per costruire la nuova Lazio. Lotito ha rotto gli indugi: «Continuate a chiedermi di Rossi ma lui ha un contratto fino al 2009. Non ho mai detto che Rossi non sarà l’allenatore della Lazio. Non devo neanche confermarlo, perché lui è l’allenatore della Lazio».
AIMAR - La Lazio che verrà, la quarta dell’era Rossi. Ci sono già obiettivi di mercato fissati: interessa Canini del Cagliari, si torna a parlare di Pratali dell’Empoli per la difesa; piace Marchisio della Juve per il centrocampo e Almiron resta sott’osservazione; se non ci sarà più Bianchi in attacco si tornerà a puntare su Caracciolo (sondaggio già effettuato nei giorni scorsi). E il sogno è diventato l’argentino Pablo César Aimar, fantasista del Real Saragozza (appena retrocesso nella serie B spagnola). Aimar vuole lasciare la Liga, ha passaporto spagnolo, può essere tesserato dalla Lazio (l’ipotesi è il prestito con diritto di riscatto). Il Saragozza, per venderlo, vorrebbe trattare sulla base di 10 milioni (costo trattabile) ma l’operazione è soggetta a sconti vista l’impossibilità degli spagnoli a confermarlo l’anno prossimo
Daniele Rindone (corrieredellosport.it)
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