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  26/05/2008 - CALCIO-MERCATO


Mourinho e Mancini: ognuno al suo posto

Il portoghese torna al Chelsea e Moratti conferma il suo tecnico: le vittorie degli allenatori

Il miglior alleato di Mancini all'Inter? Mourinho. Una battuta, una provocazione? Probabilmente sì. Fatto sta che più passano i giorni e più aumentano le chances che il tecnico nerazzurro resti sulla panchina dell'Inter anche il prossimo anno. Una conferma (indiretta) arriva dalle pagine del Sun dove viene confermata l'ultima tentazione di Roman Abramovich: richiamare il tecnico portoghese sulla panchina dei Blues.

Fuori gioco Mourinho, quindi, a Moratti non resta che affidarsi per il quinto anno consecutivo a Mancini. Un ripiego? Tutt'altro, soprattutto se si considerano i recenti successi dell'allenatore (che da solo ha ottenuto sette degli otto titoli dell'era morattiana) e le condizioni poste dallo stesso Mancini che verranno accettate (quasi) in toto dal numero uno di via Durini.

La situazione del medico sociale e i rinforzi in vista della prossima stagione: erano questi gli scogli da superare nel braccio di ferro tra Mancini e Moratti con quest'ultimo ormai entrato nell'ottica di idee di accontentare il tecnico. Per il dottor Combi, infatti, in vista della prossima stagione è prevista una "promozione" al ruolo di supervisore medico dell'intero organigramma nerazzurro. Un ruolo maggiormente dirigenziale che di fatto allontanerà Combi da Appiano Gentile e dalla prima squadra che verrà invece affidata a Daniele Casalini, l'attuale medico sociale della Primavera dell'Inter. L'ormai sicuro arrivo di Konko a Milano è un ulteriore indizio che porta alla conferma di Mancini il quale ha anche mandato un segnale forte e chiaro al suo presidente: "Verrà confermato Figo? Verrà richiamato Adriano? Nessun problema, tanto poi le decisioni le prende il sottoscritto".

Mancini come Mourinho, verrebbe da dire. Anche il tecnico portoghese, infatti, quando tornerà a guidare il Chelsea non troverà il 'nemico' storico, Frank Arsenen. Mourinho come Mancini ma anche come Alex Ferguson. Il portoghese, infatti, avrà pieni poteri, come avviene al Manchester United da più di vent'anni con il manager scozzese. E così, mentre dalla Spagna insistono con Rijkaard e dalla Francia puntano forte su Deshamps, l'unico a brindare davvero alla fine sarà Mourinho che la pub, magari, ci finirà con il caro, vecchio amico Mancini...

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