Gilardino si presenta: "In viola per vincere"
L'attaccante di Biella in viola riabbraccia Prandelli: "Era destino"
Dietro al trasferimento in viola c'è un proposito, anzi più di uno: Alberto Gilardino è alla Fiorentina per fare il titolare, riprendersi la Nazionale, e "cominciare una nuova vita". Con buona pace di Pazzini, ma è una cosa implicita nella presentazione di Pantaleo Corvino: "Ci e' costato talmente tanto che chiedero' a Prandelli di farlo giocare anche in difesa...".
L'attaccante non si nasconde: dopo anni di alti e bassi in rossonero, questa nuova avventura a Firenze è una boccata d'ossigeno:
"Sono contento e felice, è stato un matrimonio ben riuscito fin dai primi giorni. La trattativa è durata poco tempo e si è risolta subito. Arrivo in una società piena di ambizioni. E sono contento di entrare a far parte di un progetto di cui conosco molti protagonisti, da Prandelli ai giocatori".
Capitolo Milan. "Lascio il Milan in ottimi rapporti, lì ho vinto 3 trofei e ho lasciato tanti amici, ma vi posso dire che avrei scelto la Fiorentina anche senza Champions League, avevo tanta voglia di ritornare a giocare e di dimostrare il mio valore. Al Milan è stata una stagione sfortunata per tutti. Un anno difficile che è coinciso con il quinto posto. E per il Milan è una sconfitta".".
Alberto, dopo i tempi del Parma, ritrova Prandelli: "Con Prandelli ho un rapporto particolare, ci stimiamo a vicenda. Il destino ci ha riunito alla Fiorentina, una società che mi voleva da tempo. Qui conosco bene Donadel e anche Mutu, ho giuocato 2 anni con lui, e' un giocatore di grande talento e sarà un piacere giocare vicino a lui".
Ma questi sono giorni di Nazionale, soprattutto. Ci poteva essere anche lui agli Europei. "Purtroppo potevano essere i miei Europei - continua - alla mia età ci tenevo per una serie di cose. Sono cosciente però che ho avuto molte difficoltà a giocare, e quindi il ct non poteva portarmi. Ora vengo qui per giocare e il mio obiettivo sono i Mondiali del 2010".
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