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  07/07/2006 - UN BAGNO DI FOLLA PER GLI AZZURRI



Duisburg, un puzzle tutto italiano. Tedesco, napoletano, siciliano, calabrese. Slang fatto in casa, ma ogni inflessione porta a Berlino. La seduta a porte aperte della Nazionale si trasforma in un nuovo bagno di folla. Quanti sono? Mille? Forse duemila. Rettificato: sono tremila. I tifosi vengono scortati dalla polizia tedesca e quella italiana che presidiano il centro sportivo di Meiderich alla stessa stregua di un "G8". Vibrano a ogni stilla di sudore, ammirano in silenzio lo sforzo nelle flessioni. Il più organizzato canta con il megafono "Oi vita mia". "Cannava', io so' comme a te", spunta fuori dal mucchio. Poi un gigantesco tricolore viene srotolato: una decina di metri di amore. Stoffa di orgoglio e passione. Il pacifista sventola invece la bandiera della pace: un messaggio alla Germania, dopo una settimana di nervi tesi e divisione totale.
Dopo lo stretching, la corsa. Il capitano in testa. E a ogni passaggio davanti alla folla, come in un circuito, è delirio totale. Diamo a Cesare quel che è di Cesare, anche negli slogan, come quello urlato a squarciagola "Gennarino Gattuso olè".

Oppure l'immancabile "chi non salta un tedesco è", mentre un poliziotto di Duisburg distribuisce comunicati stampa in italiano per la raccolta di fondi da devolvere al reparto di oncologia infantile del Policlinico della città: in cambio il pallone della Nazionale (per le offerte www.polizei-duisburg.de). Dopo mezzora di esercizi gli azzurri si defilano negli spogliatoi, per riprendere l'allenamento una decina di minuti dopo. Con un siparietto singolare: l'"invasione di campo" di un bimbo di due anni, forse meno, che con maglietta azzurra e passo deciso si avvicina palla al piede ai suoi miti prima della partitella su campo ridotto. A dire il vero una sgambata sei contro sei: Peruzzi, Del Piero, Ferrara, Gilardino, Barone, Barzagli, contro Amelia, Zaccardo, De Rossi, Inzaghi, Oddo e Iaquinta, mentre gli altri azzurri proseguono la seduta in palestra. Sufficiente per placare la fame dei tifosi che hanno più volte gridato il nome di Marcello Lippi. Non sufficiente però per un altro bimbetto che è riuscito a penetrare sul campo e a scambaire addirittura qualche palleggio con Del Piero. Domani la seduta delle 17.30 sarà a porte chiuse.