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  05/06/2008 - L'EX ALLENATORE DELL'INTER VERSO LA PANCHINA DEL CLUB LONDINESE


Chelsea, non ti resta che Mancini

I londinesi non affascinano più: quanti no ad Abramovich

Dicono che Abramovich, questa volta, si sia arrabbiato per davvero. Ma come si possono rifiutare i suoi petrodollari? Incomprensibile, in effetti, eppure, da qualunque parte la si voglia guardare, quello che appare è sempre lo stesso. Che il suo Chelsea - e i suoi soldi - hanno perso fascino. Basta sfogliare la rosa del Paperone russo per farsene un'idea.
Hughes: "Grazie, ma vado al City"
Ancelotti: "Molto gentile, ma resto al Milan"
Rijkaard: "Siete stati carini a pensare a me, ma mi prendo volentieri un anno di pausa"
Lippi: "Il Chelsea? Macché, torno solo per la Juventus o per la Nazionale"
Hiddink: "Anche dopo gli Europei voglio continuare con la Russia"
Spalletti: "Ma avete una vaga idea di quanto sia bella Roma".

Insomma, cinque tecnici contattati e non uno che ci abbia almeno pensato un po' su. Questo, almeno, fino a oggi. Non basta: dalla piovosa, e magnifica per la verità, Londra, sono anche i giocatori che vogliono scappare. Da Drogba a Sheva, da Lampard a Carvalho. Tutta gente in attesa di chiamate da Spagna o Italia. Basta che ci sia il sole - penseranno - e li si può pure capire. Il tutto nonostante una stagione non brillantissima, ma certamente positiva. Chiusa, per chiarirci, con due secondi posti - in Premier e Champions - che non fanno curriculum, ma la dicono lunga sulla qualità dei Blues. E allora cos'è che si è rotto? Forse nulla o forse non è tutto, semplicemente e come pensa Abramovich, una questione di soldi.

Sta di fatto che i nomi rimasti nel taccuino del patron del Chelsea sono ormai solamente due: Felipe Scolari e Roberto Mancini. Sul primo è tutto da vedere anche se il suo temperamento nomade potrebbe facilmente convincerlo ad accettare l'avventura Premier League. Sul secondo ci sono alcune certezze. Primo: è libero. Secondo: gradirebbe la destinazione. Terzo: è un allenatore vincente. Quarto, purtroppo, Abramovich continua a trascurarlo. Dicono, gli stessi che hanno parlato di un Abramovich stizzito, che l'onda lunga della separazione non esattamente consensuale tra l'Inter e Mancini non sia stata vista di buon occhio dal clan londinese. Hanno, insomma, preso Mancini come un piantagrane e hanno pensato bene di sondare il terreno con il "resto del mondo". Già, solo che ora l'imbuto si è ristretto: hai visto mai che tocchi al Mancio?