Niente sconti per Dinho
Il direttivo del Barcellona si riunisce per affrontare un presente difficile, il Milan, rappresentato da Ernesto Bronzetti, è fuori dalla porta e aspetta notizie su Ronaldinho. I fatti catalani delle ultime ore rendono improbabile la possibilità di un arrivo in prestito a costo zero del brasiliano: Laporta è pressato da chi vuole le sue dimissioni e non può permettersi un'operazione che, almeno immediatamente, non frutti nemmeno un euro.
Certo, rimane l'assoluta volontà di disfarsi del Gaucho sia per motivi tecnici che economici. Fino a che rimarrà in sella, Laporta non si discosterà dalla linea del suo nuovo allenatore Pep Guardiola: Ronaldinho non serve, non fa parte dei piani tecnici della nuova squadra (piani che saranno illustrati proprio durante il consiglio odierno) e non è richiesta la sua presenza già a partire dal raduno, in programma il 14 luglio. E la sua cessione è impellente anche perchè l'accantonamento in tribuna rappresenterebbe uno spreco ancora meno sopportabile anche per un club ricco come il Barça: dalla stagione nascente, infatti, Ronaldinho supera il quinto anno di contratto e il club non può più godere dei benefici fiscali concessi dalla legge spagnola. Il "lordo", dunque, non aumenta solo sui fianchi di Ronaldinho, ma anche nel bilancio del club.
La necessità di mollare Dinho non si tradurrà però in un saldo di inizio stagione come sperava il Milan. Bisogna fare i conti anche con i soci che hanno già messo all'angolo Laporta, con una piazza che non ha gradito la svendita di Deco, che sta aspettando il grande nome in attacco al posto dell'altro grande epurato Eto'o e che sta ribollendo ancora di più dopo il clamoroso fallimento della trattativa per Arshavin, che lo Zenit ha pubblicamente smentito giurando e spergiurando di non avere mai ricevuto richieste ufficiali dalla Catalogna. Regalare Ronaldinho non si può, nemmeno con la pistola del suo maxi-ingaggio alla testa: Galliani, non appena ricevuto il semaforo verde, volerà a Barcellona e si affiancherà a Bronzetti nell'ennesimo meeting a proposito del "dentone". Ma il libretto degli assegni non potrà certo rimanere nel taschino.
Fonte: Sportmediaset.it
|