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  15/07/2006 - DACOURT ALL'INTER VUOLE SUBITO LO SCUDETTO



"Abbiamo il piacere di dare il benvenuto a Olivier Dacourt, un nuovo giocatore dell'Inter in vista della stagione che sta per iniziare. Con lui abbiamo sottoscritto per adesso un contratto biennale, ma c'è la promessa e la speranza di restare anche più a lungo insieme". Con queste parole il direttore tecnico nerazzurro Marco Branca ha aperto la conferenza stampa di presentazione del nuovo centrocampista nerazzurro che si è svolta nella sala stampa del centro sportivo "Angelo Moratti". Seduto accanto a Dacourt anche il consulente di mercato Gabriele Oriali.
Branca ha oltretutto sottolineato le qualità del calciatore: "Conoscete tutti e benissimo Dacourt, visto che è da anni che gioca nel nostro Campionato , tra l'altro sempre con grande continuità e ottimi risultati. Noi siamo felici che Olivier abbia scelto l'Inter per proseguire la sua avventura italiana".


Dacourt: Perché ha scelto di venire all'Inter?
"Pèrchè in Italia non ho ancora vinto lo scudetto e voglio partecipare a questo progetto. È una grande squadra che ho avuto modo di conoscere e la scommessa di vincere lo scudetto è per me un grosso stimolo".

Ieri Roberto Mancini ha dichiarato che una delle avversarie pericolose per lo scudetto potrebbe essere proprio quella Roma dove lei ha giocato la passata stagione. Che cosa ne pensa?
"La Roma è sicuramente un'ottima squadra. La passata stagione abbiamo fatto molto bene, ora hanno cambiato molti giocatori. Adesso penso solo all'Inter perché ora gioco qui, poi mi farà piacere se la Roma farà bene. Però ripeto: ora devo pensare solo all'Inter".

Come è maturata la sua idea di venire all'Inter? Aveva altre offerte?
"Ero in scadenza di contratto e avevo molto possibilità per andare a giocare anche altrove. Io, però, mi trovo benissimo in Italia e l'Inter è una grande squadra. Questo è il motivo della mia scelta".

Che idea si è fatto dell'ambiente Inter? Che cosa si aspetta da questa avventura?
"Sono un giocatore di calcio, quando si arriva in qualsiasi squadra hai solo voglia di giocare. Poi è chiaro che, se si guarda la rosa dell'Inter, si può vedere che è forte e competitiva. Bisogna allenarsi e bene e cercare di dare il massimo quando si ha la possibilità di scendere in campo. Poi deciderà il tecnico, io faccio solo il calciatore".

Dacourt: per chi ha tifato nella finale dei Mondiali?
"Sono francese e sono orgoglioso di esserlo, è normale aver fatto il tifo per la mia nazione. Poi avevo anche degli amici che giocavano nell'Italia. Alla fine della partita ero un po' deluso perché avrei voluto avesse vinto il Mondiale la mia Francia. Però il calcio è così: sei anni fa agli Europei l'Italia meritava di vincere la finale e, invece, si impose la Francia, ai Mondiali è successo il contrario".

Che idea si è fatto di quello che è accaduto in finale della coppa del mondo tra Zidane e Materazzi?
"Non ero sul campo e non so che cosa si siano detti Zidane e Materazzi. Di certo, sia per i bambini che per tutti quelli che guardavano la partita, non è stato un bell'episodio. Zidane non ha commesso un bel gesto, ma preferisco ricoradrmi la sua ultima partita con il calcio di rigore calciato con il 'cucchiaio'".

L'hanno sorpresa le sentenze del processo al calcio?
"Preferisco non fare nessun commento su queste cose in questo momento perché ci sarà ancora l'appello. Non è il momento giusto per parlare, aspettiamo". Fonte e foto inter.it

FONTE: CALCIOMERCATO.COM