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  06/08/2008 - AMICHEVOLE: BAYERN-INTER 0-1


Mancini stende il Bayern

I nerazzurri vincono a Monaco con un gol da applausi del brasiliano. Toldo insuperabile. Mourinho: "Miglioriamo gara dopo gara. Ranieri? Siamo 3-1 per lui... Nei preliminari comunque farò il tifo per la Juve"

BAYERN-INTER 0-1
MARCATORE: Mancini al 7' s.t.
BAYERN (4-4-2): Rensing; Demichelis (dal 21' p.t. Kroos), Lucio, van Buyten, Ze Roberto (dal 22' s.t. Jansen), Lell, Altintop (dal 22 s.t. Ottl), Van Bommel, Lahm, Klose (dal 29 s.t. Muller), Podolski. (Kraft, Ekici, Schweinsteiger). All.: Klinsmann.

INTER (4-3-3): Toldo, Maicon, Burdisso, Cambiasso, Maxwell Zanetti (dal 45' s.t. Santon), Stankovic (dal 35' s.t. Dacourt), Muntari (dal 36 s.t. Suazo), Mancini (dal 32 s.t. Balotelli), Adriano (dal 20 s.t. Crespo), Figo (dal 20 s.t. Pelè). (Orlandoni, Bolzoni) All.: Mourinho.
ARBITRO: Feliz Brych
NOTE: Angoli 4-2 per il Bayern. Recupero: 0' + 1'. Ammonito Maicon per gioco falloso. Spettatori: 40mila circa

L'inizio è incoraggiante. Se la missione di Mourinho è quella di dare vocazione europea a una squadra che ha dominato solo in Italia negli ultimi anni, i segnali arrivati dall'Allianz Arena possono essere interpretati come un primo passo. Il gol di Mancini al 6' del secondo tempo consegna all'Inter il Trofeo Pirelli, la coppa extralarge dedicata a Beckenbauer e un bel carico di autostima.
L'INIZIO - Il modulo annunciato è il 4-3-3, ma Adriano è ben più isolato del previsto con Mancini a sinistra e Figo a destra, larghi sì ma pure appiattiti a copertura della metà campo. In compenso dietro non si rischia niente, e Cambiasso (centrale difensivo improvvisato accanto a Burdisso) finisce per fare un figurone. Complessivamente l'Inter è comunque contratta, è il Bayern a tenere in mano il pallino del gioco.
FISCHI SU JURGEN - Klinsmann cambia tre volte il modulo rimediando poca qualità e qualche fischio dai suoi tifosi alla prima uscita casalinga che si chiude con l'infortunio di Demichelis. Sul campo è Lahm il pericolo principale per Toldo, che controlla senza problemi un diagonale del nazionale tedesco, per poi rischiare di più sulla conclusione di Altintop al 23'. Dalla parte opposta spetta ad Adriano, al 18', l'unico tentativo nerazzurro del primo tempo (punizione controllata da Reinsing): il brasiliano regala sorrisi, essendo sempre nel vivo del gioco per dettare il passaggio o cercare la conclusione.
AMANTINO 18 CARATI - Nella ripresa il gol di Mancini: è il 51' quando Figo apre il campo al brasiliano sulla sinistra; il controllo e il tocco a scavalcare il portiere sono da manuale. Al netto di qualche errore di Muntari e Zanetti, l'Inter prende fiducia e difende il risultato con ordine. Certo, Toldo è più che determinante, perché salva su Kroos (più volte), e Lucio. Ma quando Balotelli su punizione va a un passo dal 2-0, il successo nerazzurro assume controni più nitidi. Una serata non esaltante, che può anche accontentare come primo assaggio. Il viaggio europeo prosegue verso l'Olanda: Siviglia e Ajax sono i due prossimi esami preparatori. Destinazione Champions League.
SODDISFATTO - Nel frattempo, Josè Mourinho sottolinea: "Per noi è stato un buon allenamento. Abbiamo giocato contro una grande squadra che tra pochi giorni esordirà in Bundesliga e che ovviamente è più avanti di noi nella preparazione. Cambiasso si è adattato molto bene a giocare come centrale in difesa. E anche Burdisso è andato bene. La squadra mi è parsa ben equilibrata in campo. Nel secondo tempo abbiamo giocato meglio gestendo maggiormente il possesso palla. Gli ultimi 15 minuti sono stati importanti per mantenere il vantaggio. Durante la stagione capiterà spesso di dover gestire il risultato nei minuti finali. Toldo ha fatto tre parate molto determinanti. Quello che mi è piaciuto di più è stata l'evoluzione della squadra. Partita dopo partita giochiamo sempre meglio. Abbiamo quattro amichevoli pericolose contro: Bayern, Siviglia, Ajax e Benfica. Le abbiamo scelte perché volevamo gare impegnative, non partite da vincere quattro o cinque a zero.
LA POLEMICA - Mourinho poi torna sulla polemica con il tecnico juventino Claudio Ranieri: "La storia è semplice, Ranieri ha parlato una volta ed è stato felice, poi ha parlato una seconda volta ed è stato felice, dopo ha parlato una terza volta, ed è stato ancora più felice. Io ho parlato una volta sola e lui si è un po' arrabbiato. Se vogliamo finire qui per me va benissimo. Tre a uno per lui, ma il mio gol è stato bellissimo. Perdere tre a uno non piace a nessuno ma va bene così, accetto la sconfitta. Comunque nel preliminare di Champions League io tiferò per la Juventus e per Ranieri". Partita chiusa. Almeno per ora.

Fonte: GAZZETTA.IT