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  23/08/2008 - NEMMENO BERLUSCONI TROVA L'ACCORDO CON ABRAMOVICH


Altra fumata nera, per Sheva al Milan non c'è nulla da fare

Non è servito a nulla l'incontro tra Silvio Berlusconi e Roman Abramovich a Villa Certosa. L'eventuale ritorno a Milano di Shevcenko è definitivamente tramontato. Il magnate russo ha ribadito che il Chelsea è disposto a dare l'ucraino in prestito soltanto con l'obbligo di riscatto. Formula che non interessa al Milan. Intanto il primo contatto con l'Arsenal per Senderos non ha dato i frutti sperati: l'offerta rossonera è troppo bassa.

Finisce così la telenovela Shevchenko al Milan. D'altronde che il finale potesse essere non lieto per l'ucraino e per i rossoneri lo si era capito già nel pomeriggio quando il Chelsea, per bocca del tecnico Scolari, aveva fatto sapere di essere pronto a puntare ancora sull'ucraino, nonostante due stagioni da dimenticare. "Con me forse avrà più fiducia, e magari più tempo a disposizione", ha detto Scolari.



Ma c'era in ballo l'incontro in Sardegna, la volontà di Berlusconi di portare a casa il figliol prodigo e quella di Sheva, che da mesi scalpita per poter tornare in Italia. Ma non è servito a nulla.

L'incontro in Sardegna, nella splendida cornice di Villa Certosa non ha portato i risultati sperati. Abramovich ha ribadito di non essere interessato alla formula del prestito con diritto di riscatto ma di volere l'obbligatorietà dell'acquisto al termine della prossima stagione a 20 milioni di euro: condizioni già rifiutate dal Milan. Incontro cordiale, quindi, ma concluso con un nulla di fatto. Sheva resta al Chelsea.

Ad ogni modo in Via Turati si lavora all'affare relativo a Philippe Senderos. Affare complesso, anche se i Gunners si sono assicurati Mikael Silvestre, ex-interista voluto espressamente da Arséne Wenger. Anche in questo caso, si danza intorno alla questione economica. Resta infati aperto la trattativa di Philippe Senderos. L'affare però è complesso, anche se i Gunners si sono assicurati Mikael Silvestre, ex-interista voluto espressamente da Arséne Wenger. Anche in questo caso, si danza intorno alla questione economica.

Sportmediaset.it