"Ho grande fiducia nella Roma."
«Ho letto diverse provocazioni in questi giorni, ma io sono tranquillo di sviluppare il mio lavoro e la mia professione come devo fare». La Supercoppa sfumata ai rigori e un solo punto nelle prime due partite di campionato. L'inizio di stagione per la Roma è stato in salita, ma per Spalletti è presto per parlare di crisi. Il tecnico si dice assolutamente tranquillo, e convinto che la sua squadra saprà rialzare la testa.
PROVOCAZIONI - Per questo le illazioni su possibili problemi interni vengono rispedite al mittente. «Cosa mi ha dato fastidio? Le provocazioni -ha commentato Spalletti-. E' chiaro che in questo momento non stiamo facendo bene, ma conosco benissimo i miei calciatori con i quali ho condiviso tre anni splendidi, e non sono assolutamente proeccupato per il risultato di una partita o per l'analisi di due partite. Vado avanti tranquillo e con grande fiducia».
MOMENTI PEGGIORI - Per Spalletti questo inizio di stagione è stato complicato, ma la situazione non è grave: «Abbiamo passato dei periodi peggiori di questo. Non stiamo facendo bene, è vero, ma so anche che se segnavamo un rigore in più vincevamo la Supercoppa, e se raddoppiavamo forse vincevamo a Palermo. Non ci siamo riusciti, e questo fa parte del gioco. Alti e bassi fanno parte del calcio. Ma i giocatori sanno che si reagisce con razinalità e convinzione nelle proprie possibilità».
NIENTE ALIBI - La Roma ha dovuto fare i conti con l'emergenza infortuni, ma Spalletti non cerca alibi: «Le assenze non mi interessano, non è un discorso che voglio fare nello spogliatoio. Ho grande fiducia nellla rosa a disposzione. Gli infortuni sono qualcosa che può capitare in un campionato logorante come c'è in Italia o da altre parti».
NESSUN NERVOSISMO - Il tecnico ribadisce di essere assolutamente sereno, così come la squadra: «Il mio nervosismo non è vero. Ripeto, sono solo provocazioni. Anche per quel che riguarda i giocatori non è vero, così come la storia di Cicinho, che ha finito l'allenamento ed è andato a casa». «I giocatori pagano a volte la troppa voglia di fare -dice ancora Spalletti-, ci si lascia trascinare senza valutare bene e può venire fuori un risultato come quello di Palermo. Io vedo i giocatori partecipi. Non si è rotto niente. Non riusciamo a fare quello che facevamo, ma la squadra crede nelle sue potenzialità. Rimetteremo le cose a posto come abbiamo già fatto, ripeto, in periodi più difficili di questo».
LA CHAMPIONS - Domani riprende la Champions League e la Roma sarà impegnata contro il Cluj. I romeni sono considerati la squadra più debole del girone, ma Spalletti avverte: «Il Cluj è una bella squadra, con tanti stranieri e giocatori di qualità. Può contare sull'entusiasmo dell'ambiente, e poi ha un tecnico come Trombetta che conosco bene. Ha cambiato, e portato qualcosa di italiano. Hanno più equlibrio, e ci sarà da stare in partita con ordine per tutti i 95 minuti».
IL RITIRO - Il tecnico spiega che la scelta di effettuare il ritiro in vista della Champions «è per mantenere la serenità che c'è all'interno della squadra, ed evitare interpretazioni scorrette come nel caso di Cicinho». Nessun problema, infine, con la società («rapporti inalterati»), per la gestione degli infortunati («c'è uno staff competente») e per il mercato («presi elementi adatti al rango della Roma e alle competizioni da affrontare»).
AQUILANI - La serenità della squadra è ribadita anche da Alberto Aquilani: «La squadra è compatta. E' ovvio, quando si vince c'è più armonia, ma il gruppo è unito come e più di prima». Il centrocampista sottolinea la voglia della Roma di riprendersi dal deludente avvio di stagione: «Questa situazione non è veritiera. L'inizio è stato difficile, ci può stare. Ma vogliamo cambiare questa situazione già a partire da domani». Fare bene con il Cluj risolleverebbe il morale, e potrebbe essere il primo, piccolo, passo verso la finalissima di Roma. «Una finale di Champions è bella in qualsiasi città -conclude Aquilani-, ma giocarla a Roma sarebbe fantastico. Ma la strada è molto lunga, quindi pensiamo solo alla gara di domani».
(corrieredellosport.it)
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