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  16/09/2008 - EUFORIA INTORNO AI BIANCOCELESTI


Lazio, momento magico

Euforia Lazio. Cinque anni dopo in vetta alla classifica. E con pensieri stupendi, perché giocare senza troppe pressioni è un bel vantaggio. Altri allenatori sono costretti a inseguire con il fiatone scudetto e Champions League, non Delio Rossi, che potrà tentare l’assalto a San Siro misurando lo spessore della squadra biancoceleste e pensando so­lo a divertirsi. Da Cassano a Ronaldinho, il sogno bianco­celeste continua. «Sono curio­so di scoprire il comporta­mento della Lazio in un pal­coscenico come San Siro. Il Milan ha orgoglio smisurato e tanti campioni, ma noi andremo a giocarce­la» ha raccontato domenica pomeriggio l’al­lenatore romagnolo, convinto soprattutto dal gioco intravisto nelle prime due giornate, non solo dai risultati.

QUALITÀ - Sta nascendo una Lazio spregiu­dicata e sbarazzina, piena di qualità nel tri­dente offensivo, che spesso potrà cambiare per adattarsi al tema tattico della partita. Pandev ha raggiunto una continuità che lo colloca tra i primi attaccanti d’Europa. La prodezza di Zarate, quasi un colpo alla Mara­dona, ha abbagliato l’Olimpico dopo la dop­pietta realizzata all’esordio di Cagliari. E do­menica, dal punto di vista tattico, ha fatto la differenza anche Mauri, nel ruolo di finto centravanti, rilanciato da Rossi e tornato quasi ai livel­li di rendimento di due anni fa.

AMBIENTE - «Battiamoli» non lo ha detto nessuno, forse soltanto i tifo­si, che sono tornati a popola­re l’Olimpico. Quasi 25 mila abbonati, 9.800 paganti con la Sampdoria. E la Curva Nord pronta a cantare: «Tut­ti a Milano». Quel vecchio ca­ro grido di una volta, quando si cominciava a pensare alla prossima trasferta un minuto dopo la fine della partita. L’ambiente, que­st’anno come non succedeva da tempo, po­trebbe trascinare la Lazio. Magari Ronal­dinho, Pato, Kakà e il resto della banda ros­sonera torneranno da scudetto proprio do­menica sera. Ma Rossi parte da una certez­za: riuscirà a giocarsela. E lo spirito per ten­tare l’impresa c’è.

Fonte: Corrieredellosport.it