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  21/09/2008 - SERIE A: 3^ GIORNATA


E' la legge dell'Inter, battuto il Torino


Prova di spessore dei nerazzurri: autogol di Pisano al 24', poi Maicon e Ibra nella ripresa. Il Torino lotta ma non basta. Di Abbruscato il gol-bandiera.


Si è un po’ detta “Ma quanto sono bella” nei minuti finali, quando era 3-0 sul difficile campo del Torino. Abbruscato e il cuore granata l’hanno prima colpita. Poi la traversa e due grandi parate di Julio Cesar nel finale hanno ricordato all’Inter che le partite durano 90 minuti. Questo, e solo questo, l’unico appunto che si può fare oggi ai nerazzurri di José Mourinho, spaventosamente forti per quasi tutta una partita che hanno controllato, dominato e meritatamente chiuso 3-1.

ROTONDO - Un risultato rotondo con tante buone notizie per i tifosi nerazzurri: Mancini, Maicon, Ibrahimovic straripanti e in gol, Adriano ritrovato e su tutti i palloni (pure in difesa). Vieira e Cambiasso muri di centrocampo, Julio Cesar attentissimo e a tratti prodigioso. Poi quel finale un po’ così che a un perfezionista come Mourinho non sarà sfuggito né piaciuto. Ma in questa fase dell’anno contano solo i tre punti e la classifica, l’Inter è là in alto, sui dettagli (che lui sa curare) si può lavorare.

FISICO - Il Toro non è affatto partito male. Gli uomini di De Biasi hanno inizialmente tenuto bene sia sul piano fisico che tattico, pressando alti e chiudendo bene gli spazi. Al punto che Mourinho ha più volte chiesto a Maicon e Chivu di salire con più frequenza per supportare le punte. Così nei primi 15 minuti i granata hanno punzecchiato anche pericolosamente. Prima all’8’ con Rosina (sinistro a giro fuori di poco). Poi al 13’ con cross da sinistra di Pisano che Bianchi ha deviato fuori battendo però Materazzi in elevazione. Un minuto prima era stato Ibrahimovic a scaldare le mani a Sereni su palla respinta da Pratali.

ECONOMIA - Un’Inter apparentemente un po’ sonnecchiante. Appena il tempo di pensarlo e la partita incredibilmente si chiude. Al 24’ Adriano serve bene Mancini che crossa basso e trova l’autorete di Pisano. Il Toro si riversa in avanti e due minuti dopo si becca il 2-0 di Maicon: il brasiliano sale al limite dell’area e lascia partire un destro che si infila sotto l’incrocio dei pali. E come se non bastasse sui granata piove sul bagnato perché Rosina si infortuna al 28’. In quattro minuti tre episodi pesantissimi per l’economia del match.

TESTA BASSA - Nella ripresa De Biasi inserisce Barone per Corini, pure lui infortunato. Il Toro se la gioca a testa bassa e attacca subito. Ma l’Inter mostra tutto il suo potenziale con un super contropiede al 6’: Maicon, Mancini per Ibrahimivic e 3-0. Tutti a casa? In pratica sì ma i nerazzurri, altre volte pericolosi in ripartenza, hanno paradossalmente avuto il problema di avere altri 40 minuti da giocare. Mourinho, tanto per ricordare come intende il calcio, sul 3-0 non ha dato fiato ai centrocampisti ma inserito Quaresma e Balotelli per Mancini e Adriano. I nerazzurri però sono calati senza più affondare e il Torino ha reso meno amara la sconfitta.

Giusto Ferronato - Gazzetta.it