Le mani della mafia sul Palermo
La mafia voleva sfruttare i progetti che il presidente Zamparini aveva per il Palermo per arricchirsi. Questo e` quanto emerge dagli sviluppi dell’indagine della Guardia di Finanza che ha portato oggi all’arresto dell’avvocato Marcello Trapani e del procuratore di calcio Giovanni Pecoraro, ritenuti vicini ai boss mafiosi Salvatore e Sandro Lo Piccolo. I due sarebbero i mandanti di una serie di intimidazioni nei confronti dei dirigenti della societa` del Palermo, per indurla a sottostare alle richieste di Cosa Nostra. Gia` un sentore si era avuto nei mesi scorsi quando all`ex direttore sportivo Rino Foschi venne recapitata una testa d’agnello mozzata, ma ora il quadro delle mire della mafia sul club di serie A e` molto piu` chiaro.
Da questa indagine va comunque detto che il Palermo e Zamparini ne uscirebbero puliti. Dalle intercettazioni telefoniche tra i due arrestati emergerebbe infatti che il presidente rosanero voleva fare pulizia ed allontanare entrambi dall`ambiente societario. `Al di la` di quello che e` successo a Rino Foschi - ha spiegato lo stesso presidente Zamparini - non ci sono stati altri tentativi di intimidazione nei confronti della mia persona. Anche perche` mi conoscono e sanno che un minuto dopo sarei andato via da Palermo`.
FONTE: DATASPORT.IT
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