"Inter, così sono rinato.."
Basta discoteche, alcolici e allenamenti saltati. Adriano Leite Ribeiro si sente un giocatore rinato e ritrovato. Non è ancora al 100%, ma l’Imperatore è sulla strada giusta per tornare sul trono. Lo ha confermato con il gol in Champions al Panathinaikos e la bella prova di Torino. Adesso va a caccia di conferme nel derby, la partita nella quale sogna di «segnare di nuovo a San Siro dopo tanto tempo». L’attaccante brasiliano si è confessato alla Pinetina, tra un’ammissione di colpa («Ho commesso tanti errori») e un siparietto scherzoso con Maicon. «Ti sto aspettando. Dai andiamo...» gli ha detto l’esterno ex Monaco.
Adriano, si può dire che l’Imperatore è tornato?
«No, ancora no, ma sono sulla buona strada. L’infortunio che mi ha costretto a star fermo un mese non mi ha aiutato. Adesso comunque sto benissimo».
È corretto dire che l’Adriano attuale, rispetto ad un anno fa, è soprattutto più forte di testa?
«Sì, è così. Aveva ragione mia madre quando mi diceva che le esperienze della vita ti fanno imparare tantissimo. Il momento buio che ho attraversato mi è servito per diventare uomo».
Allenamenti saltati, alcol, nottate in discoteca: qual è stato il suo errore più grande?
«Erano tutti errori, almeno per uno come me che fa il calciatore professionista e deve avere una vita sana e normale. Io non la facevo. Fino ad un anno fa non avevo più la voglia e la fiducia di giocare. Dopo che è morto mio padre ho mollato un po’, non sono più stato l’Adriano di prima. Mi sono perso, ero sempre giù di morale e la situazione peggiorava giorno dopo giorno».
E per dimenticare andava in discoteca e beveva.
«Sì, ma soprattutto stavo in discoteca fino alle 4 o alle 5 di mattina e poi non mi allenavo bene. Ora, vi giuro, non ho più voglia di andare a ballare. Non dico che non ci andrò mai più perché magari dopo una partita con gli amici posso anche farci un salto, ma non farò più l’alba. Sotto quest’aspetto nella mia vita credo di far già fatto tanto e di essermi divertito a sufficienza. Ora sono un professionista al 100%».
Fonte: Corrieredellosport.it
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