"Stiamo pedalando bene". Usa una metafora ciclistica Francesco Toldo. Il numero uno dell'Inter, in ritiro a Brunico in preparazione alla prossima stagione, è ottimista anche e soprattutto in considerazione del lavoro che i nerazzurri stanno sostenendo in questi giorni. Per l'inizio della stagione lui e i suoi compagni si faranno trovare in condizione: "Siamo ripartiti bene e stiamo lavorando al meglio per farci trovare pronti - ha detto il portiere in un'intervista a Sky - lo saremo certamente quando ripartiranno le gare ufficiali".
La forza della squadra potrebbe arrivare proprio da dietro: "In difesa siamo gli stessi della passata stagione, e questo è un vantaggio perché ci conosciamo già bene. In più è arrivato Grosso, un campione del mondo". E, a proposito di Mondiale, Toldo rivela di avere festeggiato "come quando, da ragazzino, sono impazzito per il titolo conquistato in Spagna nel 1982".
Un titolo arrivato nonostante Moggiopoli. All'Inter, però queste cose non interessano. "Tutto quello che è successo al calcio italiano - dice Toldo - non ci regala pressioni in più, perché in realtà, non vincendo da tempo lo scudetto o la Champions League, quelle le abbiamo sempre avute, a volte sin troppe in alcuni momenti. Ma, ripeto, va bene così, siamo tutti giocatori esperti, le responsabilità fanno parte del nostro lavoro".
Presto tornerà dalle vacanze anche Julio Cesar, il suo rivale per una maglia da titolare in mezzo ai pali. "Non è mai stata un problema la concorrenza e mai lo sarà, anche se non conosco portiere al mondo che rifiuti il ruolo di protagonista, a qualsiasi età - commenta Toldo - fa parte del nostro Dna di atleti, del nostro specifico ruolo, fatto di coraggio nelle scelte, non solo nelle parate. Io ho scelto ancora l'Inter e pedalo solo per lei".
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