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  01/11/2008 - SERIE A: REGGINA-INTER 2-3


Cordoba spinge l'Inter al successo

I nerazzurri sprecano troppo e vincono 3-2 solo nel recupero grazie a Cordoba. Prima di lui avevano segnato Maicon e Vieira, con rimonta calabrese affidata a Cozza e Brienza

REGGINA-INTER 2-3
(primo tempo 1-2)
MARCATORI: Maicon (I) al 9', Vieira (I) al 24', Cozza (R) al 34' p.t.; Brienza (R) all'8', Cordoba (I) al 46' s.t.
REGGINA (4-3-2-1): Campagnolo; Lanzaro (dal 30' s.t. Cosenza), Cirillo, Valdez, Costa; Vigiani, Barreto, Carmona; Brienza (dal 37' s.t. Tognozzi), Cozza (dal 23' s.t. Di Gennaro), Corradi. (Puggioni, Hallfredsson, Rakic, Alvarez). Allenatore: Orlandi.
INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Chivu (dal 30' s.t. Burdisso), Maxwell; Quaresma (dal 37' s.t. Obinna), Zanetti, Vieira, Mancini (dal 13' s.t. Crespo); Balotelli, Ibrahimovic. (Toldo, Stankovic, Materazzi, Samuel, Burdisso). Allenatore: Mourinho
ARBITRO: De Marco di Chiavari
NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 15 mila circa. Ammoniti: Barreto, Cordoba. Angoli: 4-2 per la Reggina. Recupero: 1' pt, 3' s



Un gol di Cordoba in pieno recupero regala all'Inter il successo al Granillo (3-2 con gol di Maicon, Vieira, Cozza e Brienza). Per la squadra di Orlandi, sotto subito di due reti, una beffa bruciante dopo la rimonta chiusa all'inizio del secondo tempo. Finale da brividi, con 7-8 chance negli ultimi venti minuti, gran parte delle quali prodotte dai nerazzurri.
I 4 DI MOU - Fuori Burdisso, Obinna e Stankovic, Mourinho sceglie una doppia linea a quattro, sia in difesa (con Chivu e Cordoba saldamente al centro), sia in attacco, con Balotelli e Ibra più Quaresma e Mancini. Uno schema che incuriosisce questo 4-2-4, anche se tutte queste punte sulla stessa retta si vedono però raramente, perché dietro lo svedese Mario ha una certa libertà d'azione e cambia spesso fronte.
L'INDISPENSABILE - Il movimento di Quaresma frutta un palo (su cross di Mancini ed errore di Cirillo) e spazi preziosi per Ibrahimovic, unico riferimento invariabile di questa Inter che con Adriano e Cruz esiliati, e Crespo scontento, non può rinunciare al suo faro nè in campionato nè in Champions. Zlatan illumina il gioco della squadra con aperture da applausi, come quella che consente a Maicon di inchiodare il pallone dell'1-0 sotto la traversa, e recuperi da mediano, come quello che permette a Quaresma di confezionare l'assist del raddoppio firmato Vieira.
LA SCOSSA - Quando ai fischi sembrano affiancarsi le note del commiato di Orlandi, ecco la reazione orgogliosa dei calabresi. Non è un caso che i gol della rimonta arrivino da Brienza e Cozza e non è nemmeno casuale che si tratti per entrambi di una primizia. Senza la qualità dei due trequartisti, finora a secco di gol, gli amaranto sono una squadra prevedibile, fatalmente destinata a cedere.
AGGANCIO - I gol nascono su tiri da fuori, sottovalutati dalla difesa di Mourinho che non porta mai un uomo sul tiratore. A cavallo dei due tempi (Cozza al 34' del primo, Brienza all'8' del secondo) si riparte in assoluta parità. Dopo il 2-2, e con l'ingresso di Crespo per Mancini, Balotelli s'allarga a destra e le cose migliorano per l'Inter. In pochi minuti dalla zona del 18enne scaturiscono quattro tentativi ravvicinati: Crespo (girata debole), Ibra (di testa su regalo del portiere reggino distratto in uscita, e di volée, troppo schiacciata nella traiettoria) e lo stesso Mario (al tiro dopo un bel dribbling su Cirillo).
LOTTA APERTA - Così, quella che sembrava una tappa d'avvicinamento a un nuovo primato, diventa un dispendioso tiro al bersaglio che apre spazi invitanti per il contropiede reggino. In breve si susseguono altre tre occasioni limpide per l'Inter (con Balotelli, Quaresma e Crespo, che scheggia il palo di testa) e una per la Reggina grazie a Di Gennaro, su cui s'immola Chivu costretto al cambio per una probabile distorsione al ginocchio.
CORDOBA DECISIVO - Quando nei paraggi del traguardo Carmona salta Cordoba e impone a Julio Cesar gli straordinari, viene da pensare che le difficoltà dell'Inter hanno assunto contorni preoccupanti. Contro l'ultima della classifica, e al netto dell'alibi rappresentato dalle assenze a centrocampo, emerge la difficoltà a trovare un unico filo tattico e a gestire la partita con due gol di vantaggio. Il gusto della vittoria però, grazie all'intuizione di Cordoba in pieno recupero, aiuta ad allontanare i cattivi pensieri.

Fonte: Gazzetta.it