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  14/11/2008 - PARLA IL DIFENSORE PARTENOPEO


Santacroce: «Napoli, a Bergamo per vendicarci»

«Va cancellato il 5-1 dell'anno scorso». Formazione fatta per Reja: davanti giocano Denis-Lavezzi

Squadra fatta, a meno di clamorosi ripensamenti, ma il Napoli che va a Bergamo ha una fisionomia già ben definita. Reja punta su quella che allo stato attuale va considerata come la formazione titolare: Iezzo in porta, difesa a tre composta da Santacroce-Cannavaro-Contini; Maggio sulla fascia destra e Mannini su quella sinistra; in mezzo, Blasi-Gargano-Hamsik; e Lavezzi-Denis coppia d'attacco.

BALLOTTAGGIO - Unico dubbio di Reja è sulla fascia sinistra; nel penultimo allenamento, a sinistra, è stato provato Vitale,. che insidia Mannini. Il ballottaggio a sinistra alimenta quindi il viaggio d'avvicinamento verso Bergamo.

CANCELLARE BERGAMO - Il ricordo del 5-1 dell'anno scorso brucia ancora e brucia talmente tanto che la vicenda è arrivata alle orecchie di Fabiano Santacroce. A Bergamo si giocò il 2 dicembre, Santacroce è arrivato a Napoli a fine gennaio: «Ma so tutto, perché se ne parla. E c'è tanta voglia di riscattare quella sconfitta, che per i miei compagni ha rappresentato una macchia. Ma siamo consapevoli della forza dell'Atalanta. Bisognerà stare attenti, anche se contro la Sampdoria siamo stati maturi, abbiamo immediatamente cancellato la sconfitta di San Siro con il Milan e dimostrato che siamo reattivi».

TANGO - La coppia argentina regge la concorrenza di un indiavolato Zalayeta, che dopo aver bruciato le tappe del rientro sta facendo di tutto per mettere in crisi Reja. Intanto, però, Denis ha segnato cinque gol ed ha dimostrato di valere il ruolo da titolare. A Bergamo, giocano dunque l'ex attaccante del San Lorenzo e l'ex dell'Independiente.

E ORA DONI - Santacroce annusa il pericolo, intanto: «L'Atalanta fa gioco ma ha soprattutto quel Doni che è un fenomeno. Va guardato a vista. Se tocca a me, ce la metto tutta. Ma stavolta senza farmi ammonire». La squadra parte domani mattina per Bergamo, sede anche della rifinitura.

Fonte: Corrieredellosport.it