Milan qualificato
Il Milan conquista la qualificazione ai sedicesimi della Coppa Uefa grazie alla premiata ditta Ronaldinho-Inzaghi. Sotto 2-0 a mezz'ora dalla fine (gol di Kaboul e dell'ex interista Kanu), un Milan fino a quel momento sfortunato e poco concreto (due pali e una traversa per Inzaghi) trova la forza per rimontare fino al 2-2. Dimezza le distanze Ronaldinho con una splendida punizione delle sue, chiude il conto Inzaghi sotto porta nel finale.
PORTSMOUTH-MILAN 2-2. Serviva un punto ed è arrivato. Prima Ronaldinho e poi Inzaghi riprendono una qualificazione ai sedicesimi che stava sfuggendo: il Portsmouth si era portato sul 2-0 ma in pochi minuti è passata la paura. Inizia Dinho con una punizione stratosferica e Inzaghi chiude in bellezza non solo la partita, ma anche la caccia a Raul per lo scettro di miglior marcatore europeo. A Fratton Park si vede un Milan ordinato e generoso, capace però di soffrire il Portsmouth nella fase centrale del secondo tempo. Ambrosini non è al meglio e allora Ancelotti inserisce Gattuso a completare la linea mediana con Emerson e Flamini. All'11' l'occasione più nitida dei primi 45 minuti di gioco: punizione di Shevchenko rallentata dalla barriera, Inzaghi interviene ma riesce solo a prendere il palo prima della parata di James. Anche Sheva vuole dire la sua e al 18' stoppa di petto dentro l'area inglese ma poi si perde al momento del tiro, che termina a lato. Non male la prova dell'ucraino, che finalmente ha la possibilità di mettersi in mostra, ma Inzaghi ha una marcia in più, impossibile nasconderlo. SuperPippo è in grande spolvero, si capisce che vuole staccare Raul (entrambi sono a quota 64 reti) per il titolo di capocannoniere delle coppe europee. Così, al 26', arriva anche il pallonetto a scavalcare il portiere ma la palla termina sulla parte alta della rete dopo aver sfiorato la traversa. Due minuti dopo si vede anche l'uomo di Coppa, Emerson, che apre verso il centro dell'area ma nè Inzaghi nè Kakà riescono a inquadrare la porta. Verso la fine della prima frazione c'è tempo per vedere un tentativo di rovesciata da parte di Inzaghi, poi il fischio finale.
RIPRESA SHOW - Il Portsmouth copre bene gli spazi, non si fa intimorire anche se soffre le iniziative centrali del Milan. In avanti è tutt'altra cosa. L'ex interista Kanu è praticamente inesistente, mentre il goffo Crouch si impegna più di una volta nel cercare di rimediare palloni e renderli giocabili ma l'impresa è tanto difficile quanto inutile, vista la mira. E se non ci pensa un attaccante, è la volta giusta che a metterci la testa va un difensore. Al 17' della ripresa, infatti, proprio quando i ritmi della partita calano lentamente, arriva la doccia fredda per il Milan. Johnson fa partire un cross preciso per la testa di Kaboul, che in colpo solo batte Senderos e Dida, rimasti fermi. La qualificazione a portata di mano si complica all'improvviso e Ancelotti cerca di rimediare allo svantaggio. Inserisce Seedorf (300 gare con la maglia del Milan) per Gattuso, ma il Portsmouth sta prendendo il controllo del campo e anche delle azioni offensive. Viceversa i rossoneri ormai si vedono costretti ad accantonare le incursioni in area per concentrarsi sulla difesa e chiudere gli spazi. Sfortunatamente per loro, però, Johnson è più veloce e al 28' lascia ancora una volta la sua firma in occasione del raddoppio inglese. Il difensore dribbla due avversari, qualche passo dentro l'area e cross vincente per Kanu che, davanti alla porta, deve solo spingere dentro la palla. Il Milan davvero non se l'aspettava ma le contromosse di Ancelotti non si fermano a Seedorf. Dentro Pato e Ronaldinho per Kakà e Shevchenko. Inzaghi al 31' maledice il terzo palo della serata quando in tuffo vanifica il bel cross di Seedorf, ma poi la sfortuna viene ripagata. L'esperto di gol inaspettati, leggi Ronaldinho, decide che 10' in campo bastano per scaldare i muscoli e la punizione al 39' è una vera opera d'arte: precisa e tesa, si infila proprio sotto l'incrocio dei pali. Metà strada è già fatta, non si può far sfuggire l'Europa così. Nel caos finale sottoporta, anche Antonini sfiora il gol ma poi lascia il campo a Inzaghi: l'attaccante si prende la palla in mezzo a tre avversari, controlla e tira in rete al 47', consegnando al Milan la qualificazione. Il re di coppe è ancora lui con 65 reti.
FONTE: Corrieredellosport.it
|