LONDRA, 30 luglio 2006 - L'Inter perde di misura (2-1) l'amichevole di lusso a Londra contro il Tottenham. I nerazzurri, nonostante le numerose assenze (tra gli altri Adriano, Materazzi, Cambiasso, Recoba, Cruz, Burdisso, Figo e Grosso) e il ritardo di preparazione rispetto agli inglesi (che inizieranno la stagione il 19 agosto) hanno tenuto bene il campo e forse un pareggio sarebbe stato più giusto alla luce di quanto visto in campo.
PRIMO TEMPO - L'Inter si schiera con un'inedita difesa a tre. Mancini dimostra grande fiducia nei confronti del baby Daniele Marino e gli affida le chiavi del reparto arretrato, con Cordoba e Samuel ai lati. Maicon e Cesar sono gli esterni, mentre nel folto centrocampo agisce anche capitan Zanetti e l'uomo più avanzato alle spalle dell'unica punta Martins è Stankovic. Inglesi con un 4-3-1-2: l'ex di turno Robbie Keane agisce alle spalle del bulgaro Berbatov e Defoe. A centrocampo Davids dà quantità, il finlandese Tainio cerca di disturbare i nerazzurri con le sue giocate di qualità. Meglio gli "Spurs" in avvio: l'arbitro Deane sorvola su un possibile rigore di Marino ai danni di Berbatov al 10', poi Toldo è attento sul destro di Berbatov. Buona fiammata nerazzurra intorno a metà frazione, con Martins che di testa costringe Cerny alla deviazione in angolo. La gara procede su ritmi non forsennati, ma offre buoni spunti. Toldo para sul pregevole destro di Robbie Keane, ma poi è battuto da una conclusione da fuori area di Tainio: un tiro non certo irresistibile, che però trova sulla sua strada la decisiva deviazione del primavera Marino. L'Inter non accusa il colpo e al 44' Maicon (davvero interessanti alcuni suoi spunti a destra) cerca la conclusione di destro da fuori area, la respinta del portiere Cerny è imperfetta e per Martins è un gioco da ragazzi segnare il gol dell'1-1.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa entra Solari al posto di Marino e la squadra torna alla difesa a quattro, con Martins forzatamente un po' isolato nel ruolo di unica punta. La gara si mantiene tutto sommato piacevole, anche se mancano grosse occasioni da gol. La miglior condizione degli inglesi emerge alla distanza, anche se l'Inter non pare in affanno. Al 35' però arriva l'episodio decisivo: Tainio, colpevolmente lasciato libero di avanzare dal centrocampo nerazzurro, si porta al limite dell'area e beffa Toldo con un pregevole sinistro a giro che si insacca sul secondo palo.
MANCINI - Il tecnico nerazzurro non fa ovviamente drammi a fine partita: "Ha pesato molto la differenza di condizione tra noi e gli inglesi, soprattutto nel secondo tempo. Noi eravamo molto rimaneggiati in avanti, ma questo non mi ha impedito di ottenere alcune risposte interessanti. Ho visto quanto può essere pericoloso Maicon quando spinge, anche se dovrà crescere in fase difensiva per giocare ai massimi livelli".
gasport
|