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  20/01/2009 - LO ANNUNCIA IL PRESIDENTE ROSSONERO


"Kakà resta al Milan"
Parola di Berlusconi


Dopo una giornata frenetica di trattative col Manchester City e un affare che sembrava fatto, il presidente dà l'annuncio più atteso: "Per lui i soldi non sono tutto". Il giocatore: "Ho deciso col cuore". I dirigenti inglesi, sbigottiti: "Trattative terminate"


Ecco la ricostruzione della lunga giornata della trattativa Kakà, chiusa con il lieto fine in cui tutti i tifosi del Milan a un certo punto forse nemmeno più speravano.

00.35 - Il sito ufficiale del Milan mette la parola fine alla vicenda con poche righe: " Il nostro Ricky resta con noi! E' l'unica cosa che conta. L'amore dei milanisti ha vinto alla grande. Grazie Presidente! Grazie Kakà! Forza Milan!".

00.00 - "Tutti i messaggi che mi arrivavano dicevano di scegliere con il cuore e penso che alla fine questa scelta è stata così. Non è assolutamente economica".
E' Kakà stesso a commentare la sua decisione di non cedere alle lusinghe del Manchester City e restare al Milan: "Ci sono state delle notizie, delle voci, tante speculazioni, che in questi giorni fanno fatto anche una brutta idea di mio papà. Non è così, io non ho mai litigato con mio papà. Le mie decisioni sono sempre in famiglia, mia moglie è stata bravissima, mi ha aiutato, mi ha sempre sostenuto in tutte le mie decisioni. La mia famiglia è stata bravissima e in nessun momento mi ha spinto ad andare da una parte o dall'altra. Alla fine ha contato la mia storia, dove sono legato e dove è in realtà il mio cuore". E il cuore di Kakà ha deciso Milan. La stella brasiliana spiega di aver rinunciato ai soldi del City per questo: "Tutti i messaggi che mi arrivavano - dice a Milan Channel - mi dicevano di scegliere con il cuore. E io così ho fatto. Non è una stata una scelta economica. È sempre stato il Milan ad accontentarmi. Devo ringraziare Galliani, Berlusconi, Leonardo che è più di un amico. Ora voglio solo stare tranquillo e vincere. La gara di sabato è stata fuori dal comune, ero molto emozionato, anche dai tanti bambini che mi hanno dedicato i loro disegni. Quando sono andato via dal San Paolo una parte del pubblico, mi contestava. Ora tutti i tifosi sono qui a gridare il mio nome, sono molto contento. Sono a casa con un paio di amici a festeggiare. Il Milan è casa mia, nemmeno per trenta secondi ho pensato di andare al Manchester City".

22.45 - Colpo di scena: "Kakà resta al Milan".
Così il premier Silvio Berlusconi ha dichiarato intervenendo telefonicamente in diretta in due trasmissioni televisive. "È una vittoria di Kakà - ha proseguito il premier -. È stato lui che ha resistito ed io sono felice che il Milan abbia l'onore di schierare tra gli uomini migliori un uomo come lui. Io sono veramente felice di averlo mantenuto in rossonero perché Kakà non è soltanto un grande campione ma anche un grande uomo che ha rinunciato all'offerta del Manchester City dicendo che i soldi non sono tutto, privilegiando la sua volontà di stare al Milan, per l'amore per la sua maglia, per i suoi compagni. Lui si sente rossonero in mezzo all'affetto travolgente di tanti tifosi, preferendo restare la bandiera del Milan".
In effetti, i tifosi del Milan hanno avuto il loro peso sulla decisione di restare da parte di Kakà: "Penso che abbia completato quell'atmosfera che già sentiva di vivere - prosegue il patron rossonero -. Lui ha una dirittura morale straordinaria, sotto quella del Milan porta una maglia con scritto 'io appartengo a Gesu. È un ragazzo con una forte spiritualità e questo l'ha portato ad decisione che è da ammirare. Io non ho voluto incontrarlo per non influenzarlo, così come non ho incontrato il padre per gli impegni politici precisi che avevo oggi così come abbiamo fatto in precedenza con Shevchenko. Non si può negare ad un ragazzo che ha ancora davanti a sé cinque/sei anni buoni di guadagnare il doppio e di costruirsi una situazione patrimoniale che gli vale per tutta la vita, e noi infatti gli abbiamo dato l'opportunità di valutare l'offerta. Ma lui non ha voluto nemmeno conoscerne l'entità, perché ha valori più alti". Berlusconi, ha poi rivelato di aver avuto la notizia da Adriano Galliani: "Mi ha telefonato visto che era lui il tramite con il padre e con il giocatore stesso. Io spero che lui diventi il capitano perché anch'io sono un tifoso. Un cuore ce l'ho pure io e siccome non sono più giovane era più in pericolo". Quindi il discorso sulla futura posizione di Kakà rispetto al mercato: "Lui stesso si è tolto dal mercato con questa sua decisione. Era legato con il Milan da una firma su una carta da bollo, ma adesso ha firmato col sentimento, con il cuore". Per finire, Silvio Berlusconi vede un futuro roseo e vincente per il suo Milan: "Siamo la squadra numero uno al mondo, sono il presidente che nella storia ha vinto di più, Bernabeu che è il secondo ha la metà di quello che ha vinto Berlusconi. Io vedo una strada aperta davanti a noi spero che continuino ad arrivare altri successi e con Kakà è possibile".
Sulla stessa lunghezza d'onda il commento di Adriano Galliani: "Ha prevalso il cuore sulla ragione -. I tifosi devono ancora una volta ringraziare il presidente Berlusconi per questo sforzo economico perché era una forte tentazione davanti a una cifra da stra-record del mondo". Sul fronte inglese c'è la conferma del Manchester City: "Accordo improbabile, le trattative sono terminate". I vertici del club inglese, peraltro, sono rimasti sbigottiti: non si aspettavano un epilogo del genere proprio quando l'affare sembrava ormai arrivato in porto.

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