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  30/01/2009 - QUI' LAZIO

Rossi via a giugno

Rossi rischia l’esonero? No. Lotito aspetta, valuta e riflette. Il suo obiettivo è ar­rivare in fondo al campionato con la squadra e la guida tecnica confermata all’inizio della stagione. Il posticipo con il Milan e la trasfer­ta di Firenze lo aiuteranno a capire meglio. Si aspetta segnali di reazione, un atteggiamento diverso sul campo dai suoi giocatori, che questa sera resteranno a dor­mire al centro sportivo di For­mello. Ritiro anticipato di un giorno in attesa di Kakà e Beckham. Una decisione pre­sa per ricompattare il gruppo e preparare la riscossa. Rossi sarà ancora l’allenatore della Lazio il prossi­mo anno? No. Forse si sarebbe potuto rispon­dere nello stesso modo e alla stessa doman­da anche due o tre mesi fa, ma oggi, con l’au­mentare delle sconfitte e il declinare della classifica, l’ipotesi di un rinnovo del contrat­to è sempre più ridotta.

PRECEDENTI - Rossi ora non è in discussione, ma sotto esame sì. Una decisione diversa e sofferta sarebbe ponderata a lungo, basti ri­cordare il licenziamento di Mimmo Caso al­la fine del 2004: si trasformò quasi in una te­lenovela. Lotito era appena entrato nel calcio, ma il suo modo di operare e di rapportarsi non è cambiato. E non si possono neppure paragonare gli scenari: quella Lazio rischiava la serie B e il tecnico aveva per­so il controllo dello spogliato­io, questa Lazio si trova a quattro lunghezze dalla zona Uefa, ha stabilito il record di punti nel girone d’andata del­la gestione Lotito, è in semifi­nale di Coppa Italia e rema nella stessa direzione di Ros­si. Già, l’altra notizia è proprio questa: dopo la partita di Marassi, al rientro al Jolly Marina Hotel di Genova, il futuro diesse Tare ha incontrato i giocatori più rap­presentativi e anziani della squadra: un ver­tice concluso alle due di notte per sondare umori e pensieri dello spogliatoio. Tutti han­no promesso l’immediato riscatto e una mino­re superficialità, poi è stato concordato an­che il ritiro anticipato.

APPROCCIO - «E’ una questione di testa» la prima analisi di Lotito pochi minuti dopo la partita con la Samp. «Sarebbe troppo como­do scaricare le colpe sull’allenatore», aveva aggiunto a mezzanotte, facendo avvertire le responsabilità del momento sulla squadra. Da Siviglia a Ledesma, passando per Pandev, Dabo e Rocchi, l’asse portan­te del gruppo si è schierato dalla parte del mister roma­gnolo. E Lotito aspetta le ri­sposte sul campo. Soltanto se la situazione precipitasse, cioè se arrivassero altre scon­fitte come quella con il Ca­gliari, allora prenderebbe provvedimenti immediati. Ma sarebbe davvero l’ultimo, disperato tentativo di risollevare la stagione dalla mediocrità in cui è piombata la Lazio nelle ultime settima­ne. E aspetterà almeno la trasferta di Firen­ze, dopo il Milan, per valutare ogni cosa.

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Fabrizio Patania - Corrieredellosport.it